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A Radio Sportiva è intervenuto l’ex grande portiere di Inter e nazionale Walter Zenga:
“Le gerarchie cambiano in base ai risultati, basta prendere la Juve: ha perso con l’Inter e per due giorni si è letto solo di problemi, poi vince la Supercoppa e ha trovato la quadra. Giocare ogni tre giorni comporta anche queste situazioni ma in questo momento Inter e Milan hanno qualcosa in più, vuoi anche perchè la Juve ha una partita in meno e ha perso lo scontro diretto con l’Inter. Io ho pagato a Cagliari giocando 13 partite in 40 giorni senza fare amichevoli dopo due mesi e mezzo di lockdown: è complicato ma ci sono squadre che vanno bene quindi non bisogna fermarsi all’aspetto della mancanza di pubblico perchè adesso ci si è adattati. Io non auguro mai il male a nessuno: mi dispiace perchè a Cagliari ho conosciuto delle persone splendide e quindi spero che si riprendano presto. Di Barella me ne aveva parlato Giulini quando c’era Zeman, e mi diceva che c’era un giocatore della primavera del Cagliari bravissimo. A Crotone invece Ursino mi aveva detto ‘perchè non prendiamo Bastoni dall’Atalanta?’. Non mi prendo meriti, ci avevano visto lungo loro, merito anche di Conte che ha dato una collocazione a Bastoni in un club così importante in un ruolo difficile. A Mancini scherzando ho detto: ‘di sicuro in porta non hai problemi, ne hai tanti e sono tutti bravi’, partendo da Donnarumma, passando da Sirigu e arrivando a Cragno ma poi ci sono Meret e tanti altri. I portieri italiani hanno solo un problema, hanno Donnarumma davanti. Il nuovo logo dell’Inter? E’ vero che siamo legati al calcio di una volta però piano piano cambia tutto e per mettersi al passo coi tempi bisogna anche adattarsi: se hanno deciso di cambiare logo mi dispiace perchè è un logo a cui sono legato, ma anche la Juve lo ha cambiato. Non ho problemi nè a girare il mondo nè a tornare in Italia, aspetto una chiamata perchè secondo me quello che ho fatto l’ho fatto discretamente bene”
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