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Un passo indietro. Stefano Liquidato non si nasconde e confessa il peccato della sua squadra sul piano del gioco. Tuttavia ne rivendica la crescita sotto altri profili, che hanno permesso al suo Nola di non crollare sotto i colpi di una volitiva Virtus Avellino. Ai microfoni di FootballWeb, il tecnico dei bruniani ha espresso le sue opinioni sul match con gli irpini:
GIOCO E IRONIE – “Sul piano del gioco, rispetto a domenica scorsa, abbiamo fatto un passo indietro. Però, in quanto a intensità, volontà, abnegazione, la mia squadra si è comportata benissimo. Sappiamo bene che il portiere fa parte della squadra. D’altronde penso che anche il loro portiere, in qualche occasione, abbia tolto le castagne dal fuoco. Anche perchè qui siamo nella patria delle castagne (ride, ndr).”
FASE DIFENSIVA – “Teniamo presente che la Virtus Avellino, in due gare, ha fatto 11 reti. Noi, contro di loro, siamo riusciti a tenere inviolata la nostra porta e, se avessimo prestato più attenzione in qualche ripartenza, potevamo sicuramente fare meglio. A parte gli scherzi, sono contentissimo. Questa squadra l’ho allenata, in fondo, solo per una settimana, perchè poi abbiamo lavorato sulla Coppa Italia di mercoledì.”
FASE OFFENSIVA – “Questa squadra, secondo me, al momento ha un problema dal punto di vista mentale. Domenica scorsa, col cambio d’allenatore, hanno recepito in pieno tutto quello che gli avevo detto. Ho cercato di far capire ai miei ragazzi che dobbiamo essere sia in casa che in trasferta la stessa squadra, ma agire sulla mente dei calciatori non è sempre facile. Magari oggi abbiamo tutta la pressione di tirarci fuori da una certa posizione di classifica, una volta liberatici da questa potremmo vedere del bel calcio. Teniamo presente che noi abbiamo lavorato su un certo tipo di calcio, nelle ripartenze, ma purtroppo manca un qualcosina negli ultimi 15-16 metri, dove mi serve ancora tempo per lavorare. Noto che, in alcuni frangenti, abbiamo addirittura paura di tirare in porta. E’ capitato, infatti, che fossimo al limite dell’area e ci siamo complicati la vita. Questo non va bene.”
NUMERI E MUSCOLI – “Quando sono stato chiamato al capezzale di questa squadra, sentivo dire che col mio arrivo ci sarebbero stati stravolgimenti nella rosa. Nulla di tutto questo, ho parlato con la società e le ho riferito che questa è una rosa costruita bene. A dire il vero, in certi punti del campo, l’avrei costruita in altro modo, però sono contentissimo di quello che ho. Lo testimonia Lenci schierato a centrocampo, poi spostato da terzino sinistro, per abbassare Sacco a centrocampo. Per cui, stiamo provando a dare un po’ di fisicità a questa squadra. Sicuramente in quanto a stazza ci manca qualcosa, ma sotto il profilo fisico/muscolare, preferisco non rispondere e lavorare.“
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