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Calcio e gastronomia, talvolta s’intrecciano. Soprattutto se lo scenario di una partita è la verde Irpinia, nel mese in cui i prodotti autoctoni vengono celebrati dalle numerose sagre. A San Michele di Serino, la Virtus Avellino prova a rendere omaggio a un’eccellenza locale – la castagna – provando a impallinare il Nola. Ad opporsi strenuamente alle loro zanne, i lupi hanno trovato il Nola e, soprattutto, Vincenzo Avino. Il portiere di Ottaviano, come un tamburo suonato da tarantelle e tammurriate biancoverdi, si è esaltato nell’essere percosso dalle occasioni create dagli avversari. Il vesuviano si è eretto a muro insormontabile ed ha permesso ai suoi di potersi spartire la posta in palio con i padroni di casa.
PREPARAZIONE IN PADELLA – Il tecnico dei locali, Criscitiello, sceglie di schierare un 4-3-1-2. Con Giliberti tra i pali, nella linea a quattro di difesa trovano spazio, da destra a sinistra, l’under De Riso, Cuomo, Lattarulo e un ispirato Oliva. Mediana di spada e di fioretto, con Rega accompagnato ai lati dai mastini Viscido e Alleruzzo. Tra le linee di centrocampo e attacco compare l’under Lippiello (il classe ’99 si rivelerà nota lieta di giornata) a congiungere la mediana con gli attaccanti D’Acierno e Torsiello. Liquidato non cambia il suo credo tattico, ma conferma l’esperimento in mediana già visto col San Tommaso in Coppa. Infatti, il difensore Lenci si prende un posto a centrocampo, insieme a Vaccaro ed Alfieri. A far coppia con Schioppa al centro della difesa c’è Mocerino, con i soliti under Gioventù e Falivene sulle bande laterali. Tridente d’attacco anch’esso confermato: Sacco e Marotta spingono per Zaccaro.
SCOPPIETTII RIPETUTI – La gara con l’Agropoli ed il risultato-record col San Tommaso facevano ben sperare, in vista dell’ostica trasferta in terra irpina. Il Nola, però, mostra sin da subito al Comunale serinese di portare nelle gambe le tossine del vigneto settimanale. Segno evidente che la vendemmia di una condizione fisica in crescendo è ancora in ritardo. Tutt’altra musica, invece, per i padroni di casa. Gli uomini di Criscitiello sono parsi caldarroste scoppiettanti sin dalle prime battute. Per far segnare il primo pericolo ci mettono 10′: Lattarulo indovina il timing dello stacco su un calcio da fermo di Rega, ma incorna largo. Mentre Vaccaro telefona a Giliberti un piazzato tecnico, ma centrale, Zaccaro è il più concreto dei suoi. Al 20′ viene pescato in verticale al ritmo giusto da Marotta, ma non centra il bersaglio grosso col mancino. Sulla sinistra bianconera, Sacco si spende e si spande, ma confida troppo nel fischietto dell’arbitro quando al 24′ si lascia cadere appena dentro l’area. Così, alla mezz’ora, la Virtus mette i brividi agli ospiti. La manovra è fluida e Lippiello sorprende la difesa alta del Nola, con un filtrante preciso per Torsiello, ma l’attaccante si fa ipnotizzare dal piedone di Avino. Pochi istanti dopo, D’Acierno sfrutta un lancio dalle retrovie e produce una ghiotta occasione per Viscido, che incontra bene il pallone, ma anche la manona protesa di un felino Avino. Il Nola si fa vivo al 37′: Marotta dipinge panoramicamente per Lenci sul vertice alto dell’area avversaria, sul cross di prima intenzione Lattarulo interviene goffamente, ma Giliberti ci mette un paio di pezze, sfiorando il pallone e fermando maliziosamente Zaccaro avventatosi sul pallone vagante. Ultima emozione della prima frazione: Lippiello lancia Acierno, che scarica di testa per la botta di Alleruzzo a colpo sicuro, scrostata con un colpo di spugna fenomenale da Avino.
CALDARROSTE A RIPOSO – Dopo l’intervallo, Criscitiello decide di cambiare: Trifone prende il posto di Cuomo. La ripresa si apre con la solita punizione di Vaccaro, stavolta da posizione defilata, che non riesce a trovare, sul suo arco, la freccia vincente. Pochi minuti dopo, la Virtus va ancora vicina alla rete. Da una rimessa laterale in area, Lippiello illumina un arcobaleno che salta Avino e trova la testa di Alleruzzo, ma stavolta è Schioppa a rimuovere dalla linea la palla bollente. La temperatura si alza, gli animi ribollono e la gara diventa ruvida e frammentaria, con l’arbitro Guarnieri a soffiare sovente nel suo fischietto. Liquidato prova a dare pericolosità ai suoi, inserendo Cafarelli in attacco e scalando Sacco a centrocampo e Lenci in difesa. Ne vien fuori solo una punizione del solito Vaccaro, disinnescata in angolo da un attento Giliberti. Attentissimo, sull’altro fronte, un monumentale Avino. Al 23′, infatti, Lippiello non può credere ai propri occhi, quando il numero 1 bianconero gli nega la gioia del gol vittoria, a pochissimi passi dalla porta. Non cambia più nulla, nonostante un recupero in versione extralarge.
La Virtus conferma le buone impressioni sull’organico, legittimate dai risultati delle giornate precedenti. Sulla loro strada, gli irpini hanno trovato un Avino in versione monstre, capace di prendersi la palma del migliore in campo, per distacco. Sul cammino di Serino, però, c’era anche un Nola scottato dai risultati immeritati delle gare precedenti, più impaurito dalla paura di fallire ancora, che speranzoso di trovare la vittoria. I vitigni nolani dovranno portare ancora un po’ di pazienza.
TABELLINO
VIRTUS AVELLINO – NOLA 0-0
VIRTUS AVELLINO: Giliberti 6.5, Lippiello 7, Lattarulo 6, Viscido 7, Alleruzzo 6, De Riso 5.5, Oliva 6, Cuomo 5.5 (1’st Trifone 6), D’Acierno 6, Rega 6, Torsiello 6.5 (31’st Ripoli 6). A disp. D’Angelo, Caggiano, Gaita, Iannaccone, Skullazi. All. Criscitiello 6.5
NOLA: Avino 8, Schioppa 6.5, Mocerino 6.5 (44’st Cossentino 6), Gioventù 6, Falivene 6 (32’st Cafarelli 6), Lenci 6.5, Alfieri 6, Vaccaro 6 (48’st Falanga 6), Zaccaro 6.5, Sacco 6, Marotta 6. A disp. Esposito, Magaddino, Ferraro, Tagliamonte. All. Liquidato 6
ARBITRO: Guarnieri di Battipaglia 5.5
RETI: -.
NOTE: Ammoniti Schioppa, Sacco. Spettatori 250 circa.
Servizio di Valerio Lauri ©riproduzione riservata
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