14 Marzo 2025
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Una spenta Afragolese si infrange sull’ostacolo San Giorgio

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Servizio di Maurizio Longhi @riproduzione riservata


L’Afragolese arrivava a San Giorgio da capolista, con l’obiettivo di portare a casa i tre punti e consolidare il primato. Invece, la gara non si è schiodata mai dallo 0-0 e, ai punti, avrebbe meritato qualcosa in più la compagine di casa che, dopo sei giornate ancora non ha potuto brindare alla vittoria, ma ha fermato le due corazzate del girone, il Giugliano alla prima giornata e ora anche l’Afragolese. La squadra allenata da mister Ignudi si conferma ostica e scorbutica, anche se ha come obiettivo stagionale la permanenza in categoria, difficile fare di più. L’Afragolese ha perso il primato, ghermito dalla neopromossa e sempre più sorprendente Afro Napoli, che tra l’altro ha eliminato proprio i rossoblu dalla Coppa Italia, e di certo non è che abbia fatto così tanto per uscire dal “Paudice” con l’intera posta in palio. Ci si aspettava di più da una squadra dai valori indiscutibile come l’Afragolese, che presentava un tridente da sogno, composto da tutti giocatori che lo scorso anno ben figuravano in serie D. Maggio, il terminale offensivo, è stato determinante per la salvezza del Portici, poi Mansour e Marzullo erano in forza rispettivamente a Gragnano e Pomigliano.

Proprio sull’asse Mansour-Marzullo, i rossoblu si sono resi, per l’unica volta, pericolosi nel primo tempo, con una bella azione dell’italo-marocchino sulla destra e una potente conclusione al volo del numero 10 che però si è spenta al lato. Per tutta la gara, non c’è stata mai supremazia da parte della squadra di Seno, i padroni di casa si sono difesi senza grossi affanni con un monumentale Noviello, tra l’altro ex di turno, che a fine partita è andata a salutare i suoi ex tifosi intrattenendosi per qualche minuto sotto il settore ospite. Eppure, nonostante la scialba prestazione, proprio allo scadere, c’è voluto un grandissimo intervento di Capece su un tiro a botta sicura di Maggio, contro le grandi squadre, del resto, questo succede, basta una piccola disattenzione e si viene puniti. Però, quando si può contare su un portierone come Capece, il risultato può anche restare invariato, il guardiano dei pali dei granata trasmette sicurezza a tutto il reparto con la sua esperienza e il suo carisma. La concorrenza in alto è troppo agguerrita perché anche il San Giorgio possa pensare ad un piazzamento play off, la squadra è anche molto giovane, ma di sicuro non sarà facile piegarla.

Il fatto che ci sia tutto questo equilibrio testimonia ulteriormente quanto sia bello questo girone dove non esistono gare scontate, infatti sulla carta, l’Afragolese avrebbe dovuto imporsi sul San Giorgio, invece, ha rischiato addirittura di soccombere. Se gli uomini di Seno vogliono la promozione diretta, obiettivo mancato negli ultimi due anni, devono scendere in campo con un altro spirito perché nessuna squadra regala alcunché. C’è bisogno di un piglio più determinato e aggressivo sennò si rischia di lasciare troppi punti per strada e succede quanto verificatosi già lo scorso anno allorché, a causa di qualche pareggio di troppo, il Savoia era andato in fuga già nel mese di dicembre. Volendo premiare un giocatore per squadra, allora nel San Giorgio, come già anticipato, è stato perfetto Noviello in tutti i suoi interventi, se Maggio solo nel finale ha avuto una palla gol, è stato anche merito del corazziere in maglia granata per avergli messo la museruola. Nell’Afragolese, invece, malgrado la generale prestazione poco brillante, spiccava l’attivismo di Vitiello in mediana, sempre propositivo e presente in ogni azione

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Giornalista pubblicista e' uno dei fondatori di www.footballweb.it

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