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Tutti nella mischia. E’ questo il riassunto della formazione presentata ieri da Rino Gattuso e che ha portato a casa i primi tre punti europei della stagione. Dal primo minuto in terra lussermburghese sono scesi infatti tutti i nuovi acquisti tranne Halilovic, che è entrato a gara in corso. Un cambio radicale dell’11 tipo da parte di Gattuso, che ha visto come superstiti solo il capitano Alessio Romagnoli e Gonzalo Higuain, anche perché Cutrone non è ancora al meglio (si spera di averlo almeno in panchina per l’Atalanta). Ed è proprio il Pipita a regalare la vittoria ai rossoneri, che si sono trovati di fronti un avversario più duro del previsto. Il Dudelange infatti non ha rispecchiato il “non professionismo” del calcio lussemburghese (i giocatori hanno quasi tutti un doppio lavoro), anzi, ha dimostrato compattezza, un pizzico di tecnica e molta tenacia. La squadra di Toppmoller, infatti, non spazzava quasi mai il pallone e cercava sempre di uscire dal pressing palla al piede.
Il Milan, a differenza di come si poteva pensare dalle formazioni, non ha preso alla leggera quest’incontro e ha comuque espresso un buon calcio attraverso i nuovi nomi arrivati in estate, uniti a quelli già più navigati come Abate e Josè Mauri. Debutto dal primo minuto per Bakayoko, Laxalt e Castllejo. Debutto assoluto invece per Caldara, Reina e Halilovic. Su quest’ultimo c’è poco da dire, visto che ha avuto a disposizone solo pochi minuti per esprimersi. Molto bene invece gli altri 5, con Castillejo che mette anche lo zampino sul gol di Higuain. Laxalt ha dimostrato di avere quell’energia in progressione che Rodriguez non ha e sarà dura pr lo svizzero tenere il confronto a lungo andare. Bakayoko ha finalmente espresso quelle qualità fisiche e tecniche per il quale è stato comprato e ha messo in evidenza una particolare affinità negli scambi con Gonzalo Higuain. Infine Caldara non ha avuto parecchie cose di cui preoccuparsi in fase difensiva ma in quelle uniche occasioni in cui è stato chiamato in causa, ha sempre risposto presente. Stesso discorso per Reina, il quale è stato impegnato più con i piedi che con le mani.
I nuovi arrivi sono stati dunque tutti svezzati e non resta che amalgamarli con il resto del gruppo per avere una rosa competitiva anche sul campo e non solo sulla carta. Presi i tre punti in Europa, tocca di nuovo al campionato, dove un inizio col freno a mano un po tirato (e una partita da recuperare) vede i rossoneri indietro alle rispettive avversarie e quello contro l’Atalanta, è già un appuntamento da non perdere.
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