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Se il Milan di quest’anno dovesse essere rappresentato da un giocatore, questo non sarebbe nè Higuain nè Romagnoli, bensì il buon caro e vecchio Suso. Beh, vecchio. Con i suoi quasi 25 anni, il numero 8 rossonero è oggi più che mai il motore della squadra di Gattuso che, per l’appunto, non può fare a meno di lui. Per lo spagnolo, infatti, quella di domenica contro la Juve sarà la dodicesima partita consecutiva da titolare in campionato e senza mai essere stato sotituito, è inoltre il primo giocatore di movimento nella speciale classifica del minutaggio rossonero, con addirittura 17 minuti in più giocati all’instancabile Kessie.
L’Europa League è stata l’unica competizione in cui Suso è stato risparmiato e guarda caso il Milan o ha perso, o ha espresso una prestazione deludente. Contro il Betis infatti c’è da riscattare una brutta sconfitta e il tecnico rossonero, “aiutato” dalle numerose assenze, punta tutto su Suso e sul nuovo modulo a due punte. Sarà infatti l’esordio del 4-4-2 in Europa League, con Suso che farà da esterno largo a destra e Laxalt sulla sinsitra, mentre ad affiancare Cutrone in attacco ci sarà il recuperato Hakan Calhanoglu. Higuain, Bonaventura e Calabria saranno infatti constretti a guardare la partita dalla medicheria, mentre Castillejo sarà in tribuna per via del rosso preso all’andata. Sarà dunque ancora una volta tutto sulle spalle di Suso, come l’anno scorso e l’anno prima ancora.
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