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servizio di Vincenzo Capretto © riproduzione riservata
Il Napoli esce vincitore dalla Dacia Arena 3 a 0 ed accorcia sulla capolista Juventus fermata, sorprendentemente nel pomeriggio, dal Genoa allo Stadium.
Ancelotti questa volta conferma il positivo Malcuit sulla destra e lancia Verdi dal primo minuto mentre in avanti propone la “strana”coppia Milik-Mertens. A riposo Hamsik. Gli azzurri partono come spesso succede a razzo con un pressing asfissiante a tutto campo recuperando palloni su palloni e proprio su uno di questi è Fabian Ruiz, entrato al posto di Verdi infortunato dopo pochi minuti, a realizzare il vantaggio con un meraviglioso destro a giro. Il Napoli dopo venti minuti di buon calcio abbassa un pò i ritmi e su una dormita di Albiol è Lasagna a sfiorare il paraggio. Karnezis non senza problemi salva. La partita diventa equilibrata con continui ribaltamenti. Alla mezz’ora è Zielinski a sprecare da buona posizione dopo un bel uno-due con Allan. Il primo tempo termina con uno spavento in aerea partenopea con Bussetto che in mischia sfiora il pari. Nella ripresa il Napoli lascia il campo ai friuliani che ci provano con tanto orgoglio e intensità seppur senza essere mai veramente pericolosi. A metà tempo, anzi è Samir che sfiora una clamorosa autorete colpendo il palo esterno con un pericoloso retropassaggio. All’80’ Malcuit, uno dei migliori, dribbla due giocatori bianconeri serve Callejon che calcia ma Opoku colpisce la palla con il braccio. Rigore solare ma forse non per gli arbitri della Var. Dopo quasi tre minuti nel quale la Var viviseziona tutta l’azione del Napoli è Mertens a realizzare il raddoppio su calcio di rigore. Pochi minuti è arriva il tris di Rog entrato da appena quaranta secondi. Il finale è una melina azzurra tra il tripudio dei supporters accorsi al Friuli.
Il Napoli doveva vincere e lo ha fatto forse non nella maniera più netta e nitida ma l’importante erano i tre punti soprattutto dopo il mezzo passo falso della Vecchia Signora e anche per arrivare con il morale alto alla sfida Champions, quasi impossibile, di mercoledì contro i campioni di Francia.

Gli azzurri partono bene contro una mediocre Udinese segnano quasi subito con Ruiz ma come spesso accade abbassano i ritmi, iniziano a specchiarsi e lasciano l’Udinese in partita. Errori banali e piccole amnesie spalancano autostrade ai bianconeri che fortunatamente non ne approfittano. Nella ripresa il Napoli entra come aveva finito il tempo, fiato corto, poca lucidità ed errori individuali soprattutto in ripartenza. Fortuna che a chi invece non manca mai la lucidità è Koulibaly, immenso e insuperabile. Non sbaglia praticamente nulla. La mano di Opoku a dieci minuti dalla fine permette al Napoli di mettere in ghiaccio una partita che con i minuti poteva trasformarsi in una vera trappola. Non si può non menzionare la Var che stasera sembra funzionare fin troppo. Nel primo tempo richiama Mariani dopo un’ammonizione di Milik facendo rischiare un’eventuale assurda espulsione al polacco per un fallo che seppur duro certamente non meritevole di un cartellino rosso. Quasi comica invece la scena del calcio di rigore dove l’azione viene vista e rivista per tre minuti per sanzionare poi il legittimo calcio di rigore. Ci auspichiamo che in tutte le partite venga utilizzata così minuziosamente questa potente e meravigliosa tecnologia mettendo in dubbio anche le scelte, seppur giuste, dell’arbitro di campo.
Non al meglio Milik e Zielinski. Qualche amnesia di troppo per Albiol. Bene Ruiz. Il migliore ancora una volta è Koulibaly ed è chiaro che anche per Don Carlo è imprescindibile. Il tecnico di Reggiolo nonostante la diffida del senegalese e con alle porte la sfida con la Roma di domenica, lo lancia ancora nella mischia. Da clonare.
Arriva in Champions, probabilmente, la vera sfida decisiva per un inaspettato passaggio del turno. Mercoledì gli azzurri sono di fronte ad una squadra di fenomeni ed un risultato positivo sarebbe davvero un’impresa non da poco. La speranza è l’ultima morire.
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