14 Marzo 2025
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Sua Eccellenza, il Nola 1925: 5 reti al Paolisi

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Valerio Lauri  Servizio di Valerio Lauri @riproduzione riservata


Il paradiso all’improvviso. Nola si risveglia dal brutto incubo di una vittoria scippata dalla bufera del Comitato Regionale Campania e conquista, per la seconda volta, l’Eccellenza sul campo. La finale play-off col Paolisi è una partita senza storia dal primo all’ultimo minuto, con i bianconeri di Fabiano padroni del campo in lungo e in largo. I sanniti di mister Facchino, probabilmente sorpresi dalla pressione altissima dei padroni di casa, incassano un passivo pesante e dicono addio ai sogni di Eccellenza, almeno per il momento. Sì, perchè il Paolisi potrebbe comunque presentare domanda di ripescaggio, per vicende poco chiare legate ad un ricorso respinto dal C.r. Campania. I giallorossi, a fine gara, sono stati comunque applauditi sia dai propri tifosi che da quelli del Nola, in una giornata che aveva il sapore di altre categorie, di calcio d’altri tempi, di calcio pulito.

LA CRONACA – Fabiano non muta le sue idee tecnico tattiche e si affida ancora al tridente Di Meo – Russo – Cerrato. Facchino deve fare a meno di De Rosa e Loffredo, squalificati, e punta su D’Andrea, bomber del girone C di Promozione. Parte fortissimo il Nola, che prova da subito a schiacciare gli avversari con una pressione alta che mette in difficoltà gli ospiti. All’8′ il Nola spreca una palla gol nitida, con Russo che, servito da Cerrato, spara su Vetrone da buona posizione. E’ un forcing importante quello bianconero che, due minuti dopo, produce un’altra occasione: punizione dalla destra di Sansone tagliata sul secondo palo che nessun compagno riesce a correggere in rete, con Vetrone che vede sfilare il pallone a un soffio dal palo. Le punizioni di Sansone sono veleno per il Paolisi che, al  17′, si dimentica di Pellini a centro area: per sua fortuna il centrale del Nola non inquadra lo specchio. L’unico sussulto giallorosso del primo quarto di gara è una conclusione da fuori di Francipane, piuttosto velleitaria, che non mette in apprensione Avino. Al 26′, però, il Nola riesce a sbloccare il punteggio: corner di Sansone che trova la testa di Lucignano, Vetrone si supera, ma non può nulla sul tap-in di Maturo che manda in visibilio il pubblico di casa. Il Paolisi prova a rispondere con una conclusione di Crisci da fuori, ma ancora una volta la mira non è delle migliori. Passano solo cinque minuti e il Nola raddoppia: Cerrato elude la trappola del fuorigioco, si ritrova tutto solo davanti a Vetrone e con un piatto destro preciso insacca il 2-0. I bianconeri provano a legittimare il vantaggio: Di Meo ci prova da fuori, ma la palla finisce di poco a lato. E’ di fatto l’ultimo sussulto del primo tempo che va in archivio.
Nella ripresa, è sempre il Nola a tenere il pallino del gioco, ma il primo tiro verso la porta arriva al 49” ed è targato Paolisi: D’Andrea si coordina da posizione defilata, ma Avino blocca con facilità. I sanniti devono scoprirsi per forza di cose e si espongono ai contropiede bruniani: al 51′ Cerrato fallisce proprio l’ultimo passaggio che poteva significare il terzo gol. Passano quattro minuti e Di Meo viene atterrato in area. Per l’arbitro Paolucci di Lanciano non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Dal dischetto va Sansone che infila Vetrone con un piatto preciso all’angolino per il 3-0. Mister Facchino prova a sistemare qualcosa in difesa, sostituendo Pio Crisci con Lauriello, Fabiano effettua la sua mossa, inserendo Di Biase per Cerrato. La mossa sannita però non sortisce effetto e, al 23′, il Nola si porta sul 4-0: contropiede ben orchestrato concluso dall’assist di Russo per Di Biase che non deve far altro che spingerla in rete. Il Paolisi esce completamente dal match e, appena qualche minuto dopo, subisce anche la quinta rete. Petecca la combina grossa, svirgolando un disimpegno e servendo su un piatto d’argento a Di Biase la palla per la sua doppietta personale. Fabiano, a questo punto, concede la standing ovation a Maturo, inserendo Salvatore Borrelli e passando quindi ad un 5-4-1, che in fase di possesso diventa un 5-3-2. L’ultimo quarto d’ora serve solo al Paolisi per la ricerca spasmodica del gol della bandiera, cercato da D’Andrea, Cioffi e V. Russo, senza risultato. Dopo 4 minuti di recupero, che l’arbitro Paolucci avrebbe potuto anche fare a meno di assegnare, la gara termina.

Una prova di forza impressionante, quella fornita dal Nola. Una prova che sa di Eccellenza, in tutti i sensi. Al Paolisi l’onore delle armi, tributato dalla propria tifoseria e, sportivamente, anche dalla tifoseria bruniana. I tifosi di casa, durante il match, hanno anche dato vita ad un “piccolo gemellaggio” con quelli avversari, applaudendo all’esposizione di uno striscione che recitava “Una sola sentenza: Paolisi e Nola in Eccellenza”. Lezione di calcio, lezione di tifo, per la giornata perfetta di una società che raccoglie i frutti sudati di un lavoro di programmazione importante. La risposta del pubblico nolano è stata enorme, oltre 2000 persone hanno assistito al ritorno di una delle realtà storiche del calcio campano, in una categoria più consona alla sua storia.

Twitter: @Val_CohenLauri

 

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Nato nella Nola di Giordano Bruno e cresciuto a pane e calcio. Amante della parola scritta, evasione dalle indigestioni di matematica e informatica universitarie. Appassionato di musica a 360 gradi e lettura, nostalgico ma teso alle novità.

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