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Il nuovo paradosso dell’era moderna “più malattie e più medicine”
Mentre le grandi ditte farmaceutiche stanno prosperando, il numero delle persone che soffrono delle malattie della civiltà moderna, a prescindere che siano persone comune o sportivi, e’ in continua crescita. Con una piccola menzione, che per gli sportivi queste malattie appaiono un po’ più tardi.Ma com’e’ possibile una cosa di genere? Mentre la gente ha iniziato a cercare delle soluzioni alternative ai loro problemi e’ nata cosi’ una nuova tendenza wellness (benessere), innanzi tutto un nuovo stile di vita che si sta basando, in primis, su una salute fisica e mentale superiore, ad un aspetto piacevole e alla capacita’ di migliorarsi sia sul posto di lavoro che nello sport, dove l’asticella e’ arrivata a quote sempre più alte. La teoria delle combinazioni di cibi si basa sul fatto che ogni alimento necessita di enzimi specifici per il suo digeramento e si digerisce solo in un tipo di ambiente (alcalinico o basico) e in un tempo diverso dagli altri cibi. Il ruolo delle buone combinazioni di cibi ha come obiettivo quello di abbassare il lavoro dell’organismo, facilitando la digestione e massimizzando l’assimilazione di macro e micronutrienti.
Qualsiasi mescolanza non e’ preferibile in quanto ha come effetto quello di esporre il corpo ad un lavoro supplementare e ad un rapido esaurimento delle sue riserve enzimatiche ovvero l’acidificazione del corpo e l’apparizione di alcune carenze questo porterà come conseguenza una parziale digestione, che condurrà in tempo ad una intossicazione dell’intestino e ad un difficile assorbimento di nutrienti ed, alla fine, alla apparizione delle malattie.
Come possiamo fare per non giungere in queste condizioni ?Un pasto sano dovrebbe essere semplice nella composizione e diversificato in sostanze nutritive con cibi vivi, ricchi di fibre e acqua strutturata, che contengono i preziosi enzimi che contribuiscono ad una regolare digestione.• Iniziate il pasto con del cibo crudo. • Non bevete durante i pasti e subito dopo i pasti . • Non terminate il pasto con un dessert e tanto meno con frutta
Tenete bene in mente che rispettando semplici regole queste ultime ci permetteranno una sostanziale quantità’ di enzimi e coenzimi (vitamine, minerali ed oligo elementi) che faciliteranno la rapida digestione del cibo, favoriranno il transito intestinale e l’assimilazione, accelereranno la sensazione di sazietà e vi faranno mangiare di meno ma molto più sano. Bevendo liquidi durante il pasto e subito dopo, c’e’ lo svantaggio che i succhi digestivi si diluiscono perturbando la digestione, riducendo cosi l’attività enzimatica.
Inoltre la frutta e soprattutto i dessert entrano in collisione con il cibo (precedentemente ingerito) perché sono pieni di zuccheri che si metabolizzano in maniera rapida, attraversando velocemente il sistema digestivo.
Le collisioni che provocano con il resto del cibo che già sta in fase di digestione conducono a diversi disagi: bruciore di stomaco, flatulenza, putrefazione, e stanchezza che influenzano, negativamente, l’attivita’ di una persona comune ma e soprattutto sugli gli atleti peggiorandone le prestazioni.
Per poter prevenire ogni collisione, la perdita di energia durante la digestione, lo sforzo supplementare del sistema digestivo, dobbiamo evitare di mischiare durante i pasti:
• la frutta con le verdure
• le proteine con l’amido
• i grassi con le proteine
• le proteine con la frutta sia dolce che acida
Determinati tipi di frutta, per esempio, i meloni gialli o le pere non vanno assolutamente combinati perché si digeriscono subito.
Altri tipi di frutta come l’avocado sono polivalenti perché si possono mischiare sia con le verdure che con altri tipi di frutta.
In seguito vi presentiamo un esempio di menu per:
Pranzo
• Primo piatto – zuppa crema raw di zucchine
• Secondo piatto – salmone con succo di limone e contorno di carote e broccoli
Secondo la tradizione che sostiene che il cibo adeguato è il fondamento della guarigione, nell’articolo di questa settimana vi presentiamo :
Il carciofo
Essendo per antonomasia la verdura del fegato è stato utilizzato dagli egiziani per rafforzare la funzione epatica.
Nell’antica Roma, il carciofo è stato considerato una raffinatezza culinaria, non mancando mai nelle tavole dei ricchi.
L’Italia è oggi il più grande esportatore al mondo di carciofi. Questo prezioso alimento contiene sostanze di eccezione, con ruolo nel mantenere e migliorare la salute.
Ad esempio la cinarina che aumenta la secrezione della bile e cura l’arteriosclerosi, regola rapidamente i livelli di colesterolo, purifica il fegato di grassi e veleni accumulati nel tempo, elimina i calcoli renali e della colecisti.
È ricco di luteolina, un antiossidante molto forte, che fornisce una fonte sufficiente di fibre.
Bollite questo vegetale o in alternativa mettete le sue foglie in una insalate che sara’ di tipo ipocalorica. Ciao Italia!
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