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Giovanni Simeone parla alla vigilia della sfida con i Rangers.
Quanto è importante questa partita?
“Lo è molto sia per me che per la squadra. Vogliamo raggiungere il massimo dimostrando ciò che stiamo facendo. Per me è importante giocare ovviamente, ma sono sempre a disposizione e mi farò trovare pronto. Ho l’esperienza giusta per capirlo”.
Quanto è difficile vedere questa squadra da spettatore. Come mantiene la concentrazione?
“Sono contento che la squadra stia facendo bene. Mette nelle condizioni noi attaccanti di poter concludere nel migliore dei modi. Personalmente mi preparo sempre con grande forza. Faccio meditazione, scrivo sempre prima di ogni partita. Ho un mio piccolo libretto. Quando non gioco, godo di questa squadra. Sono sempre a disposizione, che giochi 90 minuti o 5. Cercherò sempre di dare il massimo per questo gruppo”.
Ha giocato titolare all’andata contro i Rangers. Fu una gara difficile?
“Penso che fu una partita molto complicata. Abbiamo sbagliato anche il rigore. I Rangers cercarono di essere molto aggressivi contro il nostro possesso palla. È stata una delle sfide in Champions più complicate. Ci prepareremo al massimo per metterli in difficoltà”.
Ha un feeling speciale con i tifosi. Come è nato questo rapporto?
“Sono molto contento. Ho ricevuto tantissimi messaggi sin dal primo giorno della trattativa. Ho capito subito quanto fosse bello essere un giocatore del Napoli. Ho cominciato a conoscere la passione della gente per la squadra, ma anche per un calciatore argentino. Mi sento parte di questa passione. Sono un uomo di mare, è bellissimo essere qui. Quando ho uno spazio per me, mi metto a guardare il panorama e mi rilasso”.
Qual è il rapporto con Spalletti?
“Noi lo viviamo tutta la settimana. Negli allenamenti cerca sempre di farti esprimere al massimo. Vuole farti migliorare su ogni dettaglio. Come persona, fa ridere molto. Fa gli scherzi nello spogliatoio, a volte non sai come accadrà. In campo è sempre pronto a dare una mano per mantenere alta la concentrazione”.
Qual è la situazione tattica più adatta alle sue caratteristiche?
“La mia forza è l’attacco alla profondità oppure cerco gli spazi per andare in porta. I compagni conoscono le caratteristiche degli altri, questo è fondamentale. Raspadori, invece, viene incontro. Spalletti sa molto bene che tipo di giocatore serva per mettere in difficoltà gli avversari. Saremo sempre a disposizione ogni volta”.
Sarà nella lista dei pre-convocati per il Mondiale?
“Sono molto contento per questa convocazione. Per me è speciale e mi fa credere nel mio percorso. Sono nei 40 e farò vedere al ct Scaloni che sono pronto. Mi piacerebbe dare una mano all’Argentina al Mondiale”.
Pensa alla sfida con l’Atletico Madrid?
“Sarebbe bello affrontare mio padre. Sarebbe una grande sfida, ma ci penso poco. L’Atletico deve fare bene per qualificarsi agli ottavi e noi dobbiamo pensare solo alla sfida contro i Rangers”.
Il Napoli merita tutte queste vittorie?
“Questa squadra è forte perché crede nelle sue capacità. Abbiamo grande varietà all’interno degli avversari. Non mi curo molto delle parole sui nostri successi, contano i risultati”.
Quanto conta vincere il girone di Champions?
“Scrivo sempre prima di ogni partita per evidenziare i limiti dei nostri avversari. Lo faccio perché un giorno vorrei fare l’allenatore e mi piace notare questi aspetti. Noi vogliamo continuare a vincere ogni partita. Personalmente punto a dare il massimo”.
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