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Servizio di Valerio Lauri ©riproduzione riservata
SI
Belotti, Bernardeschi, Caldara. Tre nomi molto interessanti in odore di nazionale andati a segno in questo turno che fanno ben sperare. Ci dicono che l’Italia ha un bel parco giocatori da cui attingere. Il ‘gallo’ conquista la doppia cifra portando il Toro sempre più in alto. Bernardeschi firma la quarta rete nelle ultime cinque gare, da quando Sousa lo schiera più vicino alla zona gol insomma. Infine, il talento scuola Atalanta firma la terza rete in stagione, il più prolifico tra i difensori. Fratellini d’Italia.
SI
La super Atalanta non si ferma più. La Roma fa le spese di un secondo tempo impressionante degli orobici e torna a casa a bocca asciutta. Record di punti conquistati in tredici partite (25), prodotti del vivaio che fanno la differenza, gioco spumeggiante e tanta voglia di continuare a stupire. Gli ingredienti messi insieme da Gasperini, finora, sono vincenti e portano i tifosi bergamaschi a sognare. Non si sa dove arriveranno, ma è già tutto stupendo così.
SI
Roma e Milan sono avvisate. Lazio e Napoli non falliscono gli impegni, rispettivamente, con Genoa ed Udinese e restano ancorate alla zona Champions. Simone Inzaghi ha trovato un buon amalgama per i suoi biancocelesti e i risultati si vedono. Felipe Anderson e compagni mettono sotto il Grifone e conquistano d’autorità i tre punti. Meno convincente, ma altrettanto importante il successo del Napoli al Friuli. Insigne torna al gol, addirittura una doppietta, per allontanare i fantasmi della squadra di Sarri.
NI
Difficile rifilare un No ad una neo-promossa che si ritrova, dopo 13 partite, a 16 punti in classifica. L’involuzione del Cagliari, però, nell’ultimo mese è piuttosto evidente. Col Chievo arriva la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare, il sedicesimo gol incassato proprio in queste ultime con una difesa che risulta tutt’altro che impenetrabile. Qualcuno avvisi Rastelli che la quota salvezza è ancora lontana.
NI
La Roma si ferma a Bergamo e si fa raggiungere dal Milan, perdendo ulteriore terreno dalla Juve. Dopo un primo tempo pimpante, con Salah e Dzeko soliti protagonisti, tante occasioni create ed il vantaggio di Perotti su rigore, nella ripresa il black-out che non t’aspetti. I giallorossi si fanno rimontare dalla splendida Atalanta, messi alle corde dai colpi di Kessiè e compagni. L’incantesimo di Spalletti è già finito?
NO
Nestorovski infila il settimo sigillo, ma il Palermo cade ancora. Avere un attaccante prolifico non basta a nascondere le pecche dei rosanero, De Zerbi riesce persino a risvegliare il dormiente Bologna (la vittoria dei felsinei mancava da due mesi). Zamparini non minaccia più l’allenatore e sembra quasi rassegnarsi al destino della sua squadra. Salva-condotto per retrocesse ci cova?
NO
Gli unici veri sconfitti del derby di Milano sono i disegnatori delle maglie di Milan e Inter. Per tradizione, le due squadre tendono a indossare sempre le prime casacche e così, quest’anno, le difficoltà a distinguere i calciatori sono aumentate a dismisura per l’abbondanza di nero. Ci si è dovuti appellare ai pantaloncini, che però sono stati invertiti. Giusto per rendere tutto ancora più complicato. DisorDerby.
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