17 Marzo 2025
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Settimana cruciale scossa dal caos scommesse

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Servizio di Maurizio Longhi


Difficile parlare di calcio dopo il terremoto relativo al calcioscommesse che ha colpito sia la Lega Pro che la serie D. Al centro della retata sono finiti i nomi di un attuale calciatore del Sorrento, Luciano Ariel Pignatta, e di un ex dirigente, Paolo Somma. È scoppiato questo caso proprio nella settimana che ci porta allo spareggio contro la Battipagliese. Serviva la massima serenità, che ora appare un miraggio visto che è stata turbata da una notizia di questa portata. Nel mirino, sono finite anche diverse partite dell’attuale campionato, due in particolare riguardano i costieri: lo scialbo pari interno contro il Montalto, gara soporifera e senza emozioni, e il tracollo di Mugnano contro la Neapolis, una gara che fece andare su tutte le furie il Pampa Sosa alla luce dell’atteggiamento passivo dei suoi. Proprio la Neapolis è la squadra che avrebbe truccato più partite, non è un caso che siano stati coinvolti il presidente Moxedano con il figlio Raffaele, più il direttore sportivo, Ciccarone. È un calcio finto, dove i risultati già sono concordati e dove non si scende più in campo per vincere ma perché non ci siano intoppi a quanto ordito nelle segrete stanze. Le vittime principali sono i tifosi, che soffrono per una sconfitta non sapendo che, probabilmente, i giocatori che incitavano stavano recitando una parte perfetta. Non v’è dubbio che questa bomba abbia prodotto uno scossone anche dalle parti di Via Califano, quando mancano pochissimi giorni alla sfida contro la Battipagliese, dove si determinerà l’altra squadra a dover abbandonare la categoria. I rossoneri devono assolutamente evitare la terza retrocessione consecutiva, sarebbe un’onta indelebile sprofondare in Eccellenza nel giro di tre anni. Ma in questa stagione si è visto di tutto: continui cambi alla guida tecnica e alla presidenza, addio di storiche figure, rivoluzione invernale e organico depauperato, stipendi non pagati, calciatori che prendono in giro i giornalisti alla richiesta di un’intervista, ora addirittura partite truccate. È un momento nero per il calcio, la cui credibilità è ormai minata da tempo ma seguita a trascinare le masse quando ci dovrebbe essere disincanto e indifferenza. In tutto questo bailamme, il rettangolo di gioco passa quasi in secondo piano perché come si può parlare di campo se si ha sempre la percezione che ci siano combine? Eppure è una settimana cruciale per il calcio in costiera: il Sant’Agnello si sta giocando la promozione in serie D nei play off nazionali che, però, si sono messi male con la sconfitta interna subita per mano del Città di Scordia, mentre il Sorrento deve difendere con i denti la categoria. Gli uomini di mister Pirone hanno la fortuna di giocare in casa lo spareggio, chissà quale sarà la risposta del pubblico, la certezza è che non ci si può permettere una gara a “risparmio energetico”. Bisognerà dare tutto in campo, fino all’ultima stilla di sudore, perché ci si gioca tantissimo, ci si gioca la sopravvivenza, ci si gioca se stessi. A chi è che fa piacere retrocedere? Quindi, sono partite in cui la voglia di restare a galla farà la differenza più della qualità tecnica. In una gara secca, una giocata può anche non riuscire o non sortire l’effetto sperato, il must è avere una fame insaziabile di erba e pallone e gli occhi iniettati di sangue.

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Giornalista pubblicista e' uno dei fondatori di www.footballweb.it

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