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Il Napoli non soffre di vertigini lassù e batte il Sassuolo consolidando il primato in classifica. Eppure si era messa male per gli azzurri che erano subito passati in svantaggio dopo il rigore realizzato da Falcinelli. Ma il gol incassato a freddo, non ha disunito gli uomini di Sarri che, sostenuti da un San Paolo pieno di entusiasmo, hanno ribaltato il risultato con Callejon e Higuain. E poi, nel finale, ancora il Pipita ha messo a segno la sua doppietta personale. Impressionante lo score realizzativo del bomber argentino: venti gol su altrettante partite, numeri da campione quale è. E il ritorno al gol di Callejon in campionato è un altro segnale positivo, anche perché serve il contributo di tutti in fase realizzativa. Complimenti alla compagine neroverde per aver giocato con il solito piglio intraprendente ma, in questo momento, il Napoli sembra avere una marcia in più. La stessa che ha la Juve, alla sua decima vittoria consecutiva. Si temeva un calvario per i bianconeri dopo stagioni di grandi successi, invece, si va a a caccia del quinto scudetto consecutivo. Sbancando Udine con un poker perentorio, Madama resta a due punti dal Napoli e l’obiettivo dichiarato è quello di tornare presto in vetta. Il trascinatore di questa “nuova” Juve, se così possiamo chiamarla, è Dybala, autore già di undici reti.
Ha marcato ancora il passo l’Inter che, anzi, a Bergamo se l’è vista brutta riuscendo comunque a strappare un punto. Gli orobici erano passati in vantaggio con un’autorete e poi hanno subito il pareggio sempre con un’altra autorete, ma il vero protagonista è stato Handanovic, da vero campione la parata su Cigarini. Sicuramente è un periodo di flessione per gli uomini di Mancini che ora vedono il primato distante quattro punti. Non sortisce ancora alcun effetto la cura Spalletti per la Roma che, tra le mura dell’Olimpico, non è riuscita ad andare al di là del pari contro il Verona, fanalino di coda della classifica. Eppure Nainggolan aveva portato i suoi in vantaggio, pur non eccellendo particolarmente per gioco, si poteva portare a casa una vittoria scaccia-crisi, invece, il rigore di Pazzini ha gelato ulteriormente uno stadio già di per sé non molto caldo per un campionato partito sotto ben altri auspici. Si è rilanciato il Milan che, battendo la Fiorentina in casa, può ritornare ad abbozzare un sorriso. Bacca e Boateng hanno giustiziato i viola che stanno disputando un signor campionato ma che hanno già incassato sei sconfitte, segno che per puntare allo scudetto, occorre ancora un piccolo passo per la definitiva maturazione.
Con la forza dell’orgoglio, la Lazio è riuscita a non soccombere a Bologna pur in svantaggio di due reti, sembrava un altro pomeriggio di mestizia, invece, poteva essere quello della riscossa. Sul 2-0 per i felsinei, poteva subentrare un po’ di sconforto, invece, il secondo tempo del Dall’Ara è stato tutto di marca biancoceleste per il 2-2 finale. Pavoletti show per il Genoa: l’ex attaccante del Sassuolo, al suo decimo centro stagionale, ha firmato una doppietta nel poker con cui i grifoni si sono imposti su un Palermo sempre più in affanno. In coda, ha avuto uno scatto d’orgoglio il Carpi che ha piegato in casa la Sampdoria, mentre il Frosinone è caduto a Torino che ha ritrovato Immobile il quale, andando subito in rete, ha dimostrato di diventare particolarmente prolifico quando indossa la casacca granata. Si sono divisi il punto Chievo ed Empoli, due squadre che si trovano in una posizione di classifica piuttosto rassicurante e a debita distanza dalla zona rossa.
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