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Nel solco del boemo. Anche il Sant’Agnello cade sotto i colpi del Nola e, viste le rispettive posizioni di classifica, potrebbe non essere una notizia. Il fil rouge che lega il successo interno col San Vito Positano e quello esterno coi costieri sempre più fanalino di coda è la risacca di spettacolo che trascina con sè valanghe di gol. Nelle ultime due gare, infatti, i bianconeri hanno conquistato altrettante vittorie, segnando sì 8 reti, ma subendone 5, in palese contrapposizione col resto del campionato, dove la difesa bruniana era quella meno battuta. Lo spettacolo ringrazia e Zeman raccoglie proseliti.
Aggressione alta e zero timori reverenziali. Nardo la studia così, per dare al suo S. Agnello qualche chance di fare la differenza. L’esperienza di Serrapica, al servizio dell’esplosività di Zarrella e delle doti di Lauro, due under interessantissimi. Liquidato deve rinunciare a Sacco e Schioppa per squalifica e al difensore Lenci, che deve dare forfait per un gravissimo lutto. In compenso, torna al timone del centrocampo Olivieri, con equilibrio a corredo.La partenza, tuttavia, è di quelle shock per il Nola. L’errore di Gioventù che dà il la alla rete di Zarrella è madornale: un retropassaggio che sa di assist, impossibile da non sfruttare. Sotto di una rete, sembrano riapparire i fantasmi della gara col Faiano. Il sintetico di Viale dei Pini, però, è un tappeto congeniale ai bianconeri, che iniziano a riprendere in mano le redini del match col passare dei minuti.
Stinga fa quello che può, per arginare l’avanzata. Già al 4′ deve distendersi per deviare una punizione insidiosa di Vaccaro. Cinque minuti dopo, deve volare a dire di no a un tentativo di Scielzo da fuori. Resta attento anche su un tiro-cross di Falivene, che rischia di uccellarlo scavalcandolo. Benedice la traversa, sul corner che ne consegue, quando dice no al tentativo di vendetta di Gioventù. Ipnotizza persino Colonna lanciato a tu per tu, facendogli aprire troppo il compasso del diagonale. Non può nulla, invece, quando su un filtrante di Olivieri, Zaccaro fa un velo che manda fuori giri l’intera difesa costiera e permette a Vaccaro di trafiggere l’estremo difensore del Sant’Agnello.
La rete del pareggio bianconero cambia il match. Qualche minuto prima, il Sant’Agnello aveva avuto addirittura la possibilità di raddoppiare in contropiede, quando Serrapica aveva pescato Zarrella in area, che da pochi metri non aveva avuto la convinzione necessarie per infilare Avino, sprecando una ghiotta opportunità. Le sliding doors della partita passano tutte da lì, perchè il Nola dilaga. Il vantaggio segue il pareggio di soli 4 minuti. Il solito piazzato preciso al millimetro di Vaccaro pesca D’Abronzo che, in anticipo su tutti, di testa infilza Stinga all’angolino basso. Nel giro di una decina scarsa di minuti, arriva anche il tris. E’ un rigore trasformato da Zaccaro a portare il tabellino sul 1-3: la massima punizione era stata concessa in maniera ineccepibile dall’arbitro Fiorentino, per atterramento di Colonna.
La ripresa inizia senza mister Nardo in panchina, perchè nel finale della prima frazione il tecnico viene allontanato, dopo un acceso diverbio nei pressi della sua panchina. L’apertura del secondo tempo trova subito Colonna a tu per tu con Stinga, che gli nega per l’ennesima volta la gioia del gol. Dall’altra parte, Lauro continua a fare a sportellate con la difesa bianconera, nonostante la giovane età: il numero 9 è il più pericoloso dei suoi e Avino deve fare gli straordinari per opporsi alla sua voglia di accorciare le distanze. La spia del pericolo di rimettere in discussione il match dura poco, perchè Scielzo decide di chiudere ogni discorso in maniera non banale. All’11’ prende palla a centrocampo sull’esterno e decide di fare tutto da solo, converge dalla sinistra e, arrivato ai venti metri, telecomanda la palla all’incrocio dei pali, strappando applausi anche a Liquidato.
Gara in ghiaccio e condotta in tranquillità? Più o meno. Passano solo due minuti e il Sant’Agnello si porta sul 2-4. E’ una punizione mancina di Palladino dal limite dell’area a sorprendere e ingannare Avino sul suo palo. Da lì in poi, la partita vive di sussulti irregolari, da una parte e dall’altra. Se il solito Lauro si fa in quattro per dare filo da torcere ai difensori bruniani, è Mocerino a farne le spese con un taglio al viso che lo costringe a uscire. Il Nola risponde, sfiorando la manita: prima con Zaccaro su sponda di Scielzo, poi con un triangolo Falivene-Scielzo, che manda il terzino a mettere i brividi a Stinga, senza successo. Nel finale, Vaccaro manda Marotta in porta, ma ancora Stinga si oppone, evitando un passivo maggiore e la gloria del nuovo entrato.
Poche chance di tornare in carreggiata per il Sant’Agnello: la salvezza ormai appare una chimera, sia dal punto di vista matematico che dal punto di vista mentale. Servirà un miracolo. Il Nola, invece, è adesso chiamato al momento-verità della stagione. Nelle prossime due gare, entrambe casalinghe, ci saranno due scontri diretti fondamentali per il cammino play-off. Allo Sporting arriveranno, in rapida sequenza, Valdiano e Audax Cervinara: una doppia sfida a denominatore comune. Vietato sbagliare.
TABELLINO
SANT’AGNELLO – NOLA 2-4
SANT’AGNELLO: Stinga 6, De Stefano 5.5 (29’st Vanacore 6), Panariello 5.5 (21’st Vacca 6), Cappiello 5 (3’st Gargiulo 6), Buonomo 5.5, Palladino 6, Nocerino 6 (5’st Marino 6), Veniero 6, Lauro 6.5, Serrapica 6, Zarrella 6.5 (21’st Perna 6). A disp. Zurino, D’Esposito. All. Nardo 5.5
NOLA: Avino 5.5, Mocerino 6.5 (36’st Cossentino 6), Falanga 6, Olivieri 6.5, Vaccaro 7, Falivene 6.5, D’Abronzo 6.5, Gioventù 6, Zaccaro 7 (38’st Improta 6), Scielzo 7.5 (44’st Marotta 6), Colonna 7 (36’st Tagliamonte 6). A disp. Esposito, Paradisone, Caruso. All. Liquidato 7.
ARBITRO: Mattia Fiorentino di Ercolano 6.
RETI: 2’pt Zarrella, 28’pt Vaccaro, 33’pt D’Abronzo, 43’pt Zaccaro (r), 9’st Scielzo, 12’st Palladino.
NOTE: Ammoniti Palladino, Lauro, Vanacore, Falanga. Allontanato Nardo. Gara giocata a porte chiuse
Servizio di Valerio Lauri ©riproduzione riservata
Twitter: @Val_CohenLauri
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