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La Salernitana è scesa n campo in prima persona nell’emergenza Covid-19. Nella giornata di sabato, infatti, alla presenza dell’assessore allo sport e all’ambiente del Comune, sono stati consegnati numerosi contenitori di disinfettante e circa 3mila mascherine. I beneficiari. la Protezione Civile di Salerno, coordinata sul territorio da Mario Sposito e l’Azienda Ospedaliera Universitaria S. Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona di Salerno.Un fattivo contributo per rispondere “presente”. Serve l’aiuto di tutti per uscire fuori vincitori dalla battaglia contro il nemico Coronavirus. Sarà una partita lunga e difficoltosa: dunque, dopo i gesti autonomi dei calciatori che hanno partecipato a iniziative benefiche attraverso spese per chi vive difficolta’, raccolte fondi, maglie all’asta e diversi altri mezzi di sensibilizzazione; anche la società granata si è lodevolmente attivata per fornire il proprio supporto alla Protezione Civile di Salerno e al nosocomio cittadino in questo difficile momento. Il club granata infatti, attraverso il direttore generale Mariano Fabiani, ha acquistato anche altre 500 mascherine che sono state devolute all’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Per la discesa in campo è ancora tutto in alto mare. “Campionati possono proseguire anche a settembre-ottobre? È un’ipotesi, una delle tante modalità per evitare di compromettere la stagione corrente e anche quella 2020-21. Nel caso in cui si annullasse tutto, la valanga di contenziosi dei soggetti che potrebbero ritenersi lesi nei loro diritti e interessi, farebbe correre il rischio di vedere i campionati solo nelle aule dei tribunali“. Gabriele Gravina, presidente della FIGC, è perentorio e non esclude nulla a proposito degli scenari di ripresa del calcio, soggetto – come tutto il resto – alla fine del contagio da Covid-19. Il numero uno della federazione è intervenuto domenica sera sulle reti Rai nel corso della Domenica Sportiva.Nella giornata invece di lunedì i due co-patron della Salernitana, Claudio Lotito e Marco Mezzaroma, sono stati entrambi online. Tablet alla mano, il primo è stato connesso con l’assemblea straordinaria delle squadre di Serie A in rappresentanza della Lazio, il secondo ha fatto altrettanto in videoconferenza con i colleghi dei club cadetti per rappresentare la Salernitana. Al centro delle discussioni, i soliti argomenti, i tagli degli stipendi, le modalità di ripresa sportive e le linee guida sulla salute, ma anche una stima delle perdite economiche a seconda degli scenari. “Confido molto nelle autorità di governo e scientifiche, ci dobbiamo rimettere alle loro decisioni. Prendere autonomamente delle scelte di annullamento delle competizioni esporrebbe il nostro mondo a responsabilità da un lato sportive, dall’altro contrattuali verso le quali non avremmo nessuna possibilità di ripresa con una decisione negativa in questo momento. L’unico modo serio di gestire un’emergenza di questo tipo è concludere le competizioni della stagione 19-20 in questo anno, ipotizzata il 17 maggio ma sappiamo che è una ipotesi”, ha poi aggiunto Gravina, chiamato ad essere arbitro della situazione qualora le leghe non dovessero dimostrare unità sul da farsi.Visto da 3
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