Salernitana: torna Lotito, torna la vittoria

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Dopo tante nuvole, ritorna a splendere il sole sull’Arechi. La Salernitana ieri pomeriggio ha conquistato la sua prima vittoria stagionale davanti al pubblico amico. L’undici di Sannino fa un notevole passo in avanti in classifica e dà continuità al punticino raccolto lunedì a Cesena. L’attenzione – domani sera – sarà sicuramente rivolta a quanto accadrà in terra umbra. Il Perugia, infatti, ospiterà il prossimo avversario dei granata, la Spal. Ma tornando ai fatti dell’Arechi, la partita di ieri fa registrare una simpatica coincidenza. Patron Lotito torna sulle gradinate del Principe degli stadi dopo la sua ultima apparizione nella gara di ritorno della finale play out contro il Lanciano. Lotito talismano? Qualcuno magari l’avrà pure pensato, considerando che di fronte al suo sguardo a tratti severo neanche l’ottimo Alfredino ha voluto sfigurare. Il suo sigillo ha messo in cassaforte il risultato quando le lancette dell’orologio non avevano raggiunto neanche il quarto d’ora di gioco. La Salernitana ha meritato senza dubbio il risultato, complice anche – va detto – il fatto che il Trapani non sia mai sceso in campo. Facile pensare che in terra sicula (dove è probabile si respiri tuttora un clima balneare) qualcuno sognasse di tuffarsi ancora nelle “chiare fresche e dolci acque”. I granata riscattano l’insuccesso dello scorso campionato, quando gli uomini di Cosmi fecero proprio il risultato in maniera rocambolesca. C’è chi giura che San Pietro ieri pure l’abbia visto passare e ripassare davanti agli occhi il fantasma di Citro, fortuna che- almeno in fase iniziale – abbia potuto strizzargli l’occhio da lontano. A proposito di occhiolini, c’ha provato pure il buon Claudio al triplice fischio finale. Si è timidamente affacciato dal tunnel degli spogliatoi per dare uno sguardo alla Sud, una curva che, in un passato non molto lontano lo ha osannato esattamente come piace tanto a lui. Lo conosciamo il patron, gli piace e non poco gongolare… la speranza è che il suo fare capolino non sia stato solo un modo per rimembrare e riassaporare i bei tempi che furono.

Raffaele Cioffi