14 Marzo 2025
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Salernitana: Niente distrazioni al Manuzzi

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Altro che quarto d’ora accademico. La Salernitana deve entrare in partita puntuale (e non uscirvi prima), anche se di accademico – nell’affannoso campionato fin qui condotto dai granata – c’è ben poco. Le statistiche parlano chiaro ed avallano la tesi del “problema di concentrazione” genericamente ravvisato più volte fin qui: mentre il Cesena è una delle sei squadre del campionato cadetto che segna di più nei primi 15’ di gioco (6 gol al pari di Cagliari, Avellino, Crotone e Trapani) e nei 15’ finali (13 gol, nessun’altra compagine ha fatto meglio), di contro la Salernitana si rivela una delle due squadre che subisce di più nei primi quarti d’ora (8 reti al passivo, a braccetto col Brescia) e negli ultimi 15′ di gara (11 gol subiti al pari del Trapani). In soldoni, l’undici di Drago vince la palma del cinismo e della concretezza, con quasi la metà del totale delle reti all’attivo (19 su 40) realizzate nelle fasi cruciali di una gara, dove occorre avere testa libera e capacità di imporsi, ovvero dal 1′ al 15′ e dal 30′ al 45′. Stasera al cospetto dei romagnoli la Salernitana, che ha invece subito il 44% dei gol di questa stagione proprio nei quarti d’ora iniziali o finali, dovrà scendere in campo con convinzione, dimenticandosi della iella, dei cali di tensione, delle rimonte subite o delle occasioni sfumate. Menichini, per sua stessa ammissione (clicca qui per leggere l’articolo) ha trascorso tutta la settimana insieme al suo staff lavorando proprio sulla psiche di Moro e compagni. Salernitana, datti una mano! Nessuno vuol retrocedere, le partite che mancano sono ancora 13 e il potenziale bottino di 39 punti può e deve ancora ingolosire il cavalluccio marino, obbligato però a non scivolare più e a continuare la scia di prestazioni convincenti, nella speranza di portare a casa il massimo possibile. “E se il massimo possibile dovesse essere un pareggio, si porti il pari”, per dirla alla Menichini. L’auspicio è naturalmente un exploit ma oggi – sebbene un’altra X in schedina potrebbe far storcere il muso ai palati più fini – un punto sul campo della squadra che si gioca il terzo posto non può essere da buttare, ragionando aprioristicamente. Soprattutto se il calendario ti offre, da qui alla fine, sei scontri diretti tra le mura amiche.

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