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Dopo aver allenato la Berretti della Salernitana ai tempi della Lega Pro, ed aver collaborato con Torrente come vice allenatore nel primo anno di Serie B, Alberto Mariani è tornato a Salerno per prendere il posto di Marco Savini come allenatore della Primavera. L’obiettivo in primis, è quello di evitare le brutte figure conseguite negli ultimi due anni nella massima competizione giovanile, quest’anno scissa in due tronconi (la Salernitana è collocata in Primavera 2), a partire dalla prima giornata di campionato in programma sabato in casa contro la Ternana. Paga sempre l’allenatore, ma Savini di colpe ne ha poche. Ha sempre avuto rose di giocatori fatte all’ultimo momento, e con pochissima se non nulla esperienza. Le sue colpe sono poche, perchè dalle rape non si può cavare sangue.
Arriva Mariani, carico di entusiasmo e voglia di fare, e sembra avere le idee chiare. “Quando sono andato via dissi che speravo sarebbe stato un arrivederci – ha spiegato l’allenatore romano in collegamento su Radio Bussola 24 – È stato un privilegio lavorare a Salerno, sia con i giovani che con la prima squadra. Essere tornato è un motivo di soddisfazione e sono qui per fare bene. Quello che è accaduto prima non mi compete. Credo che si stia lavorando bene e sono fiducioso. La prima sarà Salernitana-Ternana, che per me è una sorta di derby dato che vivo a Terni da trenta anni. Perciò ci tengo tanto a iniziare bene e sarebbe anche di aiuto per i ragazzi e per l’ambiente”. L’obiettivo sarà anche quello di portare giovani ragazzi del vivaio granata a poter esordire in prima squadra, cosa che nella gestione Lotito-Mezzaroma è successa solo in Coppa Italia, in Lega Pro, proprio quando Mariani guidava la Berretti: “Nella mia carriera, quasi sempre dopo un anno in Primavera o Berretti almeno quattro o cinque giocatori partivano e diventavano calciatori professionisti, alla Lazio la media era probabilmente anche più alta, quindi lavorerò per mantenere questa media notevolissima e credo che nella rosa della Salernitana ci sono ragazzi all’altezza. Io quindi lavorerò solo per permettergli di realizzare il loro sogno e accorciare questa forbice tra giovanili e prima squadra che all’inizio della stagione sarà larghissima, ma sono certo che alla fine ci saranno ragazzi in grado di dare una mano alla prima squadra e giocare in una piazza importante come Salerno”. Inoltre Mariani potrebbe contare su rinforzi dalla prima squadra, un percorso inverso che porterebbe alcuni giocatori a giocare in Primavera per ambientarsi e farsi trovare pronti al momento giusto da Bollini, tra tutti il classe ’97 Kadi: “Noi dobbiamo lavorare in funzione della prima squadra, quindi ci mettiamo a disposizione per quello che ci chiedono. Se un talento come Kadi viene a darci una mano sono contento, ma perché gli serve minutaggio, non perché ci rinforza, il risultato viene sempre dopo la crescita del singolo e del gruppo. Proprio questo ci ha permesso di fare risultato negli anni, ragionare sul gruppo. Cercheremo di portare i ragazzi il più vicino possibile alla prima squadra e per me sarebbe un sogno veder esordire a Salerno un ragazzo allenato da me”.
Mariani si concentra pure sulla prima squadra, per cui è finito il calciomercato, anche se c’è ancora tempo per ingaggiare gli svincolati. La rosa della Salernitana dovrebbe essere completa e anche competitiva secondo il mister dei granatini: “Credo che il direttore Fabiani abbia fatto un grande lavoro e che il mister abbia le idee chiare su come usare il potenziale messogli a disposizione”. A proposito di calciomercato, è impossibile non ripensare alla partenza di Alfredo Donnarumma dopo la grande prestazione fornita con la sua nuova maglia, quella dell’Empoli: “Credo che Alfredo sia un gran bel giocatore e lo dico perché l’ho visto lavorare. Lui ha bisogno di giocare davanti e in coppia con un altro attaccante, infatti giocando con Coda ha dimostrato il meglio. Anche nell’Empoli Vivarini lo ha affiancato a un’altra punta. Da noi fu difficile perché Coda non era in condizione e iniziò a giocare solo per l’infortunio di Eusepi, poi lo stesso Donnarumma non stava benissimo, inoltre nell’esordio contro l’Avellino giocò una grande partita sulla fascia, anche se il suo habitat naturale è l’area di rigore. Comunque la Salernitana ha giocatori altrettanto forti in rosa, quindi meglio guardare a ciò che si ha in casa invece di rimpiangere qualcuno”.
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