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La Salernitana oltre a peggiorare la sua situazione di classifica, riesce nell’impresa di rovinare ancora una volta una festa ai propri tifosi. Dopo aver conseguito sconfitte con le quali ha rovinato il Santo Natale ed il Capodanno. Gli uomini di Menichini, non si lasciano pregare e rovinano anche la Pasqua, che con se porta un messaggio ed una speranza di resurrezione. Resurrezione che tutti si auspicavano, ma che non c’è stata e chissà se mai arriverà. L’allenatore e’stato cambiato, ma colui che ha dato vita a questo scempio siede ancora dietro la scrivania, senza essere allontanato, e ne tanto meno lui ha il coraggio di vivere il suo momento di gloria rassegando le dimissioni. Unico modo per chiedere scusa alla piazza che lo ha tollerato, sia come personaggio, che le sue scelte, ed anche alla società che gli ha corrisposto un lauto compenso. Tornando alla partita, Menichini non sorprende e conferma la sorpresa: cambio modulo, come preannunciato, e 4-3-3. Rossi torna titolare sull’out mancino, Moro va in panchina e con Odjer ci sono Pestrin e Bovo. Nalini e Gatto affiancano Coda, in porta c’è Terracciano. Anche Camplone si schiera con il 4-3-3. Defendi gioca terzino destro, al suo posto a centrocampo c’è Valiani. Di Cesare vince il ballottaggio con Contini, tridente composto da Rosina, Maniero e Sansone. Grande primo tempo all’Arechi. Il Bari entra meglio in campo e chiude la Salernitana in trenta metri. Al 6’ Rosina semina Pestrin, ma calcia male con il mancino. Sansone al 12’ spreca un buon contropiede pugliese, controllando male e permettendo a Bernardini di spazzare e respirare. Al 14’ la grande occasione per il vantaggio biancorosso: mischia in area di rigore, Maniero colpisce Empereur, poi Romizi spara a botta sicura trovando la respinta del muro granata. E’ la sveglia per la Salernitana. Al 19’ primo squillo: cross di Odjer, sponda di Coda e destro alto di Nalini. Che dopo due minuti chiede il cambio. L’ex Vecomp si ferma, si tocca la coscia sinistra e se ne va negli spogliatoi: Menichini inserisce Donnarumma. L’attaccante di Torre Annunziata entra subito in partita, con due colpi di testa respinti da Micai. Nel mezzo, la traversa colpita dalla Salernitana: è il 37’ quando Tonucci, per anticipare Coda, spiazza Micai e trova un fortunoso legno. Nel momento migliore della Salernitana, il Bari colpisce. 44’, cross di Gemiti dalla sinistra leggermente fuori misura, tiro di Rosina dalla destra deviato, palla a Dezi che col piattone fa 1-0. Ma la Salernitana reagisce subito e dopo due minuti pareggia. Gatto pesca Donnarumma, questa volta il colpo di testa è preciso e al riposo si va in parità, giustamente. Bastano sette minuti al Bari per tornare in vantaggio. Rosina, dal vertice sinistro dell’area, prova la conclusione: la palla schizza sulla schiena di Sansone (che era in fuorigioco), colpisce il palo e supera Terracciano. Ceccarelli va subito vicino al pareggio trovando una grande risposta di Micai su un colpo di testa da un calcio di punizione di Gatto, ma sul contropiede che nasce dal seguente calcio d’angolo il Bari fa 3-1. La squadra di Camplone si distende tre contro uno, la difesa granata non c’è: Romizi serve Maniero, destro secco e dopo dieci minuti la Salernitana sembra al tappeto. Ma non è così. Menichini reagisce e inserisce Zito, esce Pestrin tra i fischi e la Salernitana in due minuti pareggia. Al 14’ è splendida la zampata di esterno destro di Coda che anticipa Micai e accende l’Arechi. Ma al 17’ è da applausi il destro a giro con cui Donnarumma manda in estasi il popolo della Salernitana: lancio di Zito per Gatto, assist per Alfredino ed eurogol per il 3-3. Incredibile reazione della squadra di Menichini che riesce a rimettere in piedi una partita quasi già finita. Come è ancora più incredibile il 4-3 del Bari al 19’: calcio d’angolo dei pugliesi, la difesa della Salernitana guarda Maniero saltare e servire Dezi che prima sbaglia, poi segna. In 12 minuti ben 5 gol, altalena di emozioni all’Arechi. La Salernitana ha subito l’occasione per pareggiare. Al 23’ Defendi si dimentica di marcare Donnarumma, che col destro batte Micai: il terzino del Bari riesce a intervenire e sulla linea allontana il pallone. Un errore di Donnarumma, non un miracolo di Defendi. Odjer si becca primo il giallo di giornata, Lazzari entra al posto di Valiani e gli fa subito compagnia sulla lista dei cattivi. Al 35’ Odjer completa l’opera: fallo da dietro su Romizi, secondo giallo e Salernitana in 10. Menichini si gioca la carta Bus, sostituendo Gatto autore dei due assist per la doppietta di Donnarumma. Coda al 47’ regala l’ultimo brivido: colpo di testa fuori di centimetri. Finisce 4-3 per il Bari, la squadra di Camplone vince una pazza partita e vola al terzo posto in classifica. E la Salernitana si mangia le mani: ancora, l’ennesima, occasione sprecata per la squadra di Menichini. I granata perdono una partita riacciuffata incredibilmente sul 3-3 e poi lasciata andare via troppo facilmente. I granata restano penultimi, nove giornate alla fine e tanti, troppi, rimpianti per un campionato che sta lentamente scivolando via.
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