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Come un regalo di compleanno. Bravissima la società, nel regalare alla piazza anche se non in maniera del tutto ufficiale (manca il comunicato) Vincenzo Torrente come nuovo condottiero della Salernitana. Salernitano di Cetara, proprio con la Cetarese che il padre presiedeva, lo lancia nel calcio che conta, prima con la Nocerina, poi passa al Genoa, vi rimane dal 1985 al 2000, nei quali 412 gettoni conditi da 5 reti. Lascia il calcio giocato nel 2001 dopo 21 gare con i grigi dell’Alessandria. La sua vita sportiva è legata ai colori rossoblu, perché sempre nel Genoa inizia ad allenare, dopo una parentesi poco fortunata con retrocessione (poi fu ripescato nel caso Catania), sostituendo in coppia con Lavezzini l’esonerato Claudio Onofri. In quell’estate Dalla Costa, cede a Preziosi, e Torrente rimane ad allenare nel settore giovanile dei grifoni ove rimane fino al 2009 quando il 9 giugno inizia la costruzione del miracolo Gubbio in tandem con Gigi Simoni come direttore tecnico. Con pochi soldi, ed il giusto mix in campo creano un miracolo di cui se ne parla ancora, perché nel giro di due anni portano la squadra egubina in cadetteria. Tenendo sempre l’occhio al bilancio, ma facendo scelte oculate e ponderate. Dopo esperienze in chiaroscuro fra Bari e Cremona, ora cerca il rilancio. La grinta e la voglia di mettersi in gioco non manca, e Salerno tutta, già si sta stringendo intorno ad un suo figlio, e si spera di non rivivere un Galderisi bis. “Ogni step ha i suoi personaggi e i suoi protagonisti”. Elegante ma pungente, Claudio Lotito ha congedato cosi Leonardo Menichini. In un intervista rilasciata al quotidiano “il Mattino”, ha dichiarato : “Sono al mare e di questa cosa se ne stanno occupando mio cognato Marco (colui che ha comunicato la decisione al mister) e il direttore Fabiani. Con Menichini ci siamo visti martedì scorso: alla fine abbiamo tirato le somme e dato la scossa. C’erano idee diverse sul profilo di alcuni giocatori. Lui ne aveva alcune, noi altre. Qualche ritocco, altri programmi. Si cambia. Simone Inzaghi? Deve completare un programma con la Primavera della Lazio e poi vedremo il da farsi. Sono sempre scettico nel lanciare un giovane alle prime esperienze da allenatore su una panchina importante. Deve prima fare un percorso di crescita”. Lotito si è congedato rassicurando i tifosi: “Possono stare tranquilli: faremo una squadra competitiva che partirà con tutte le sue componenti al posto giusto, nel momento giusto. Una squadra non da primo posto, ma neppure da ultimo”. Un anno di contratto a cifre che non raggiungono i centomila euro netti più bonus al raggiungimento di determinati obiettivi ed un opzione di rinnovo esercitabile in favore della Salernitana. Nessun rinnovo automatico, non si vogliono fare di nuovo certi errori. Sono queste le cifre dell’accordo che Vincenzo Torrente sottoscriverà con il club granata per la prossima stagione. Il tecnico cetarese ha mitigato le proprie pretese economiche pur di rientrare nel giro e sposare l’ambizioso progetto dell’Ippocampo. Profilo perfetto per le esigenze del club di Via Allende, a caccia di un allenatore che avesse esperienza, fame e nel contempo un cachet contenuto. Fabiani stravede per Torrente sin dai tempi del Genoa. Tanto da provare a portarlo a Salerno già mesi fa. Il quotidiano “La Città” in edicola domenica ha raccontato di un contatto tra Fabiani e l’ex tecnico del Bari immediatamente dopo il pari interno della Salernitana con la Vigor Lamezia lo scorso 31 gennaio. Non è mistero che il diesse granata avesse voluto silurare già da tempo Menichini con cui non c’è mai stato completo feeling. Il diktat di Lotito impose però la conferma dell’ex vice di Carletto Mazzone. La Salernitana ha vinto comunque il campionato, Torrente possiamo dire che arriverà sulla panchina dell’Arechi con qualche mese di ritardo. Con un allenatore pronto ad essere ufficializzato vi è anche la lista della spesa ufficiale, e non quella dei presunti contatti, dei forse, mi sa, mi sembra. Nella trattativa che ha portato all’accordo ancora verbale, si è parlato anche di rinforzi. Il tecnico cetarese ha sposato appieno la linea societaria di confermare lo zoccolo duro della passata stagione (anche perché per molti i granata erano una squadra più da cadetteria, che dai campi spelacchiati della prima divisione), da puntellare con una serie di giovani interessanti e 5-6 elementi d’esperienza capaci di far compiere il salto di qualità. Partiamo dalla difesa. Piace Biagio Meccariello, coriaceo stopper campano lanciato nel calcio che conta dalla Viribus Unitis, ed ora alla Ternana, giudicato tra i migliori difensori dell’ultima serie B. Torrente stravede per il difensore goleador Claiton Dos Santos Machado, classe ’84 sotto contratto con il Crotone ma fedelissimo del trainer cetarese nel biennio barese al pari dell’uruguagio Diego Polenta, di proprietà del Genoa di Preziosi. Sempre per la retroguardia, sondaggio per Simone Gozzi, bandiera e capitano del Modena cui è legato ancora da un lungo contratto. Piace il centrocampista di qualità Adrian Stoian, rientrato al Chievo dopo una stagione in chiaroscuro a metà tra Bari e Crotone. Ritorno di interesse per Abdelkader Ghezzal e Francesco Fedato, nella lista del diesse Fabiani ci sono anche i talentuosi Luca Giannone di proprietà della Reggiana e Lorenzo Staiti, in scadenza di contratto con la Virtus Entella.
Raffaele Cioffi
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