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Esaltante vittoria della Salernitana contro la Juve Stabia: 3-2 in rimonta e primato consolidato a più quattro sulle inseguitrici. Derby scoppiettante all’Arechi: nel primo tempo la squadra di Menichini resta sonnecchiante e regala la scena alla concretezza della Juve Stabia, passando meritatamente in svantaggio. Poi nell’intervallo suona la sveglia e la gara s’accende a ritmi di samba. Sale in cattedra Calil con una doppietta, gol decisivo di Gabionetta.
LA PARTITA. Primo quarto d’ora di studio tra le due formazioni con un clima di ben altra categoria sugli spalti. Menichini risparmia Trevisan (solo panchina) e fa guidare la difesa a Bianchi. Confermata la coppia d’attacco Calil-Nalini su un campo che ha retto perfettamente dopo la grande scaricata d’acqua. Pancaro stravolge, di contro, le previsioni iniziali e lancia i suoi con un 4-3-3. Primo squillo al 15’ con un calcio di punizione telefonato di Lepiller su cui Gori non ha problemi. Tre minuti più tardi la Salernitana risponde con un rasoterra dal limite di Bovo, altrettanto non irresistibile per Pisseri. Ma sono gli ospiti a passare al 23’ sugli sviluppi di un corner, il secondo consecutivo dopo una fase in cui gli uomini di Pancaro stavano iniziando ad attaccare: Lanzaro esce male di testa e consente ai gialloblù di triangolare sulla sinistra, palla al centro rasoterra per Migliorini che riesce a trafiggere Gori da due passi a porta semivuota, eludendo anche il dispertao intervento di Franco. Col passare dei minuti i granata provano a pungere sulle fasce con alcuni interessanti cross dello stesso Franco, ma la difesa delle vespe limita. Buoni gli spunti dei padroni di casa, che negli ultimi venti metri, però, si perdono. E soffrono tanto le ripartenze della Juve Stabia che in almeno due occasioni, a cavallo della mezzora, mette i brividi alla traballante retroguardia locale. Colombo a destra va spesso in affanno contro Lepiller e Contessa, al centro gli automatismi sono tutti da registrare: si sente tremendamente, insomma, l’assenza di Trevisan. Il cronometro segna il 35’ quando Lepiller va ancora via sulla sinistra e serve un cross al bacio per Di Carmine, che di testa grazia Gori a pochi metri dalla porta scaricando una zuccata debole e centrale. La Salernitana si sveglia nel finale di tempo. Al 41’ con una conclusione al volo di Favasuli su cui Pisseri si esalta, deviando in corner. Quattro minuti più tardi, l’estremo ospite non ha problemi sul calcio di punizione dal limite che Calil gli spedisce tra le braccia. È troppo poco, si va al riposo sullo 0-1.
Negli spogliatoi suona finalmente la sveglia, sostanziosa colazione ed è subito 1-1: ci pensa sempre lui, Caetano Calil, che prima colpisce la traversa di testa su pregevole cross di Colombo, poi raccoglie la sfera e in spaccata mette alle spalle di Pisseri. Rabbiosa la reazione degli ospiti, però, che nell’intervallo avevano trovato Gomez in campo al posto di Lepiller. Passano sette minuti, e la Juve Stabia si riporta avanti approfittando di una dormita della difesa granata su palla inattiva: corner dalla sinistra, palla non ribattuta come si deve e Nicastro trova l’angolino basso alla destra di Gori facendo gioire i 600 stabiesi in curva nord. Ma la Salernitana non molla: dapprima recrimina per un calcio di rigore non concesso per atterramento di Nalini in area (12’), poi il penalty l’ottiene per davvero tre minuti più tardi, ancora con l’ex Vecomp che subisce fallo, questa volta da Pisseri, nell’occasione ammonito. Dal dischetto è implacabile Calil che riequilibra i conti, siglando il suo decimo gol stagionale. Menichini passa al contrattacco: fuori uno spento Bovo, dentro Gabionetta e squadra che si schiera col 3-4-3. Pancaro risponde con Vella in luogo di Nicastro e la partita resta godibile, combattuta senza esclusione di colpi. Al 22’ ci prova Bombagi a giro da fuori, ma Gori si distende bene; risponde la Salernitana sessanta secondi dopo con un destro di Favasuli dai venticinque metri che finisce fuori di un soffio. Menichini torna sui suoi passi e si copre alle soglie della mezzora: fuori Nalini, dentro Giandonato. Ed è proprio quest’ultimo, ex della partita, a calciare l’angolo che dona ai granata il gol del 3-2: sul primo palo s’avventa l’altro subentrato, Gabionetta, che di petto anticipa Pisseri in un nugolo di uomini per l’esplosione dell’Arechi. Pancaro le prova tutte allora: dentro pure Caserta, esce Jidayi a undici minuti dal novantesimo. L’ex atalantino ci prova al 39’ con un destro al volo, palla sul fondo. Tentativo da fuori di Bombagi tre minuti dopo, sfera alta. Finale con gli uomini di Pancaro che si gettano in avanti alla ricerca del pari ma in maniera confusa e senza successo
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