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La squadra di Bollini non gioca per 80 minuti, o meglio dire, giochicchia. Ha le occasioni prima di passare in vantaggio, anche quella di pareggiare. Ma le sue amnesie difensive, fanno si che Zemanlandia si trovi sullo 0-2 senza sapere ne perchè e ne per come. Ma intanto vuoi la stanchezza, o la forza della disperazione dei granata, la partita cambia volto. Prima Sprocati illumina l’Arechi con un destro a giro dal limite, poi Minala pareggia allo scadere con una deviazione in area di rigore. Alla fine la Salernitana se ne esce con un punto ,che per quello visto in campo, è un punto guadagnato. Bollini davanti agli occhi del co-patron Lotito, fa marcia indietro. Mette da parte i consigli presidenziali di 3-5-2 o 4-4-2, e si presenta in campo con il suo 4-3-3 ma decide di schierare un terzino, Vitale, nel tridente d’attacco con Bocalon e Sprocati. Scelta che lascia più di un dubbio vista l’abbondanza di esterni d’attacco in rosa. Vitale cambierà poi posizione con Pucino, prima dell’ingresso del migliore dei granata Alex nel secondo tempo che formerà un tridente puro. La Salernitana parte bene con Sprocati, che dopo 45 secondi centra in pieno Pigliacelli. Poi, parte il monologo del Pescara. La squadra di Zeman gioca come la tipica squadra di Zeman: fantasia, verticalizzazioni, tanta corsa e passaggi nello stretto. Fa tanto male alla Salernitana il possesso del Pescara che sfiora più volte il gol con Perrotta, Pettinari e Del Sole prima di passare in vantaggio al 25’ con Capone su assist di Zampano. La Salernitana non riesce a reagire, Della Rocca sbaglia tutti i passaggi che prova a fare, Bocalon è completamente immobile e spesso in fuorigioco. Il Pescara lascia i soliti spazi difensivi che però la Salernitana decide di non sfruttare e allora per gli abruzzesi è una pacchia. Nel secondo tempo il copione non cambia, Alex prova quantomeno a proporre idee fresche ma i compagni sono totalmente in bambola. Al 21’ Sprocati fallisce la grande occasione del pareggio colpendo il palo a porta vuota, dopo che l’errore di Mazzotta aveva regalato una prateria alla percussione di Bocalon. Gol sbagliato, gol subito, la dura legge del calcio. Azione spettacolare, l’ennesima, del Pescara che taglia con Benali e permette a Brugman di servire il solissimo Pettinari in area piccola. Sembra una mazzata per la Salernitana. Invece accade ciò che nessuno si aspetta. La Salernitana non cede, non è KO, anzi li inizia la sua gara. I granata iniziano a premere, accennano una reazione, e con un pregevole destro a giro di Sprocati che al 33’ fa 1-2. I granata si risvegliano totalmente, ed in campo comandano le danze. Zito sfiora il pareggio con il mancino dal limite dell’area piccola. Poi, al 90’, l’epilogo. Punizione battuta da Vitale, spizzata di Rodriguez e Minala da due passi fa 2-2. Nel recupero è putiferio Arechi ma l’unica emozione è un gol annullato (giustamente) a Sprocati. Bollini ringrazia Minala (e la difesa di Zeman) e salva la panchina almeno per il momento.
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