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Una sorta di calata di braghe, forse indotta anche dal tecnico, che ha messo in campo un undici senza ne capo e ne coda. Per i maligni sarebbe stato fatto apposta, forse per far rendere conto del “presepe” messo in piedi in estate dal trio Lotito-Tare-Lotito. Alla fine ne esce un 3-0; che non deve trovare attenuanti nell’ arbitraggio complicato, un pizzico di sfortuna e un divario troppo netto tra le due squadre. La Salernitana chiude il 2017 con una nuova sconfitta e saluta il girone di andata a quota 26: per la salvezza la media è perfetta, per i playoff il bottino è misero. Al Renzo Barbera decidono un gol di Chochev (con Zito a terra, poco fair play dei siciliani) e uno di Monachello, prima del colpo nel recupero di Jajalo. In mezzo, l’espulsione esagerata di Vitale e un palo, l’ennesimo dopo i tre di Foggia, colpito da Bocalon. Male Adamonis, colpevole su due gol, il migliore incredibilmente è Zito alla prima da titolare dopo oltre due mesi. Il Palermo incassa gli aiutini e domina una gara grazie a una prestazione superlativa dei suoi centrocampisti, Jajalo e Coronado su tutti. Le numerose assenze dell’ultimo minuto costringono Colantuono a cambiare modulo. La Salernitana si schiera con il 3-5-2, con Vitale in difesa e Zito a tutta fascia. In attacco con Bocalon c’è Rossi, ma solo per 17 minuti: subito infortunio muscolare e spazio a Rodriguez. Tedino, invece, recupera Nestorovski. Come prevedibile, la partita la fa il Palermo. La Salernitana si chiude nella propria metà campo in fase di non possesso, per poi affidarsi alle avanzate sull’out mancino di Zito. Funziona il pressing alto, ma i centrocampisti del Palermo muovono velocemente il pallone e riescono sempre a uscire a testa alta grazie alla lucida regia di Jajalo. E così al 13’ Adamonis fa muro sulla conclusione di Nestorovski, poi ringrazia Bernardini che ferma Coronado al primo dei innumerevoli inserimenti del talento brasiliano palla al piede. Al 30’ il Palermo passa, ma la Salernitana è furibonda. Cionek abbatte Zito, ma l’arbitro decide di non fischiare: i rosanero rallentano, non sanno se affondare o buttare la palla fuori, poi decidono di accelerare e vanno a segnare. Coronado illumina, Chochev riceve e salta con tanta fortuna Mantovani, prima di bucare un colpevolissimo Adamonis in uscita. La Salernitana prova a reagire con il dialogo tra Ricci e Vitale, poi Bocalon non riesce a girare il cross del terzino di Castellamare. Prima dell’intervallo, un sinistro da lontanissimo di Vitale per poco non veniva deviato in porta da Struna. Il secondo tempo si apre con una buona Salernitana, propositiva e lucida, che però al 7’ deve incassare la seconda scelta sbagliata del direttore di gara: Vitale tocca Chocev e si becca il secondo giallo (il primo nel finale di primo tempo per un fallo, sempre dubbio, su Nestorovski). Il Palermo ringrazia e chiude la gara, ma con un pizzico di ritardo. Coronado fa ammattire la difesa Salernitana, le sue discese alla Isco sono una delizia: al 19’ Trajkovski cicca maldestramente, al 20’ è l’ex Trapani a provare il destro a giro. La Salernitana non molla neanche in 10, Bocalon costringe Posavec al miracolo e griderà al gol, ma la palla non ha attraversato la linea. Al 32’, poi, il numero 24 granata gira sul palo (un altro!) l’ennesimo traversone della gara di un Zito generoso. È l’ultima fiammata granata. Due minuti dopo il Palermo vola sulle ali di Trajkovski e chiude la gara: assist del macedone dopo una galoppata di trenta metri (errore di Bernardini in uscita) e tiro sul primo palo di Monachello che trova ancora una volta impreparato Adamonis. Nel recupero meritato premio alla partita di Jajalo che supera Sprocati e col sinistro buca per la terza volta Adamonis. Game, set and match, è il secondo ko per 3-0 consecutivo: il 2017 della Salernitana si chiude nel peggiore dei modi.
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