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Cristiano Ronaldo torna a parlare. Dopo la clamorosa intervista con cui ha rotto con il Manchester United, CR7 sceglie un’angusta sala nel ritiro del Portogallo per far sentire la sua voce. Alle 10 di mattina, a sorpresa, davanti a pochi sbigottiti giornalisti, Cristiano ha risposto ad ovvie domande sul dialogo con Piers Morgan: «Il timing è sempre il timing — ha detto il portoghese —. Io non mi preoccupo di ciò che pensa la gente. Parlo quando voglio farlo. Tutti sanno chi sono e ciò in cui credo». Criticato, da molti, per modalità e tempistica dell’attacco al Man United e al tecnico ten Hag, Ronaldo replica a modo suo: «Sono a prova di proiettile, ho un giubbotto d’acciaio addosso». Tradotto: «Potete dire quello che volete, non mi scalfite».
Per rinforzare il concetto, Cristiano spegne la polemica sul gelido saluto che il connazionale Bruno Fernandes, che dello United è il capitano, gli ha rivolto quando si sono incontrati nello spogliatoio del Portogallo. Una scena ripresa in un video subito virale sui social: «Con Bruno stavamo scherzando, il suo aereo è atterrato in ritardo e gli ho chiesto se per caso fosse venuto in battello. Ho un ottimo rapporto con lui».
Sarà, intanto si avvicina inesorabile l’esordio del Portogallo al Mondiale (giovedì alle 17 contro il Ghana), ma più che della Nazionale di Fernando Santos — che pure arriva in Qatar con uno squadrone che ha chance di andare molto avanti nel torneo— si parla solo del caso Ronaldo. «Smettetela di chiedere ai miei compagni di parlare di me. Aiutateli, chiedetegli dei Mondiali», dice Cristiano, che sa benissimo come sia impossibile non avere tutti gli occhi addosso dopo quell’intervista. Ha spaccato il Manchester United, vorrebbe evitare di veder affondare anche la sua Nazionale. «Mi sento alla grande, ho recuperato e sono nella mia miglior forma. Ci siamo allenati bene, sono pronto a iniziare il Mondiale».
Questo in Qatar è la sua quinta Coppa del Mondo, primato riservato a pochi tra cui l’eterno rivale Messi, con cui in questi giorni è apparso in un fotomontaggio firmato Louis Vuitton e Anne Leibovitz: «Vorrei essere il giocatore che fa scacco matto a Messi, è successo nella partita a scacchi. Nel calcio sarebbe magico», ha detto sorridendo sornione. Chi è il migliore tra i due? «Anche se vincessi il Mondiale il dibattito continuerà», ha spiegato Ronaldo. «Ad alcune persone piaccio di più, ad altre meno. Come nella vita, a qualcuno piacciono le bionde, ad altri le more», il paragone di CR7. Che poi chiude: «Non dovessi più vincere trofei, considerando tutto quello che ho ottenuto in carriera, sarei comunque felice».
Fonte: corriere.it
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