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Servizio di Valerio Lauri @RIPRODUZIONE RISERVATA
“Chello ch’è stato è stato. Basta, ricomincio da tre” . Quel fenomeno di comicità che era Massimo Troisi usava queste parole per dare una svolta alla sua vita, in un celebre film (“Ricomincio da tre”, appunto). Esattamente alla stessa maniera il Nola, quest’oggi, stanco di impantanarsi nelle polemiche sterili orchestrate da altri, si prende i 3 punti contro il Real Poggiomarino (si è giocato sul campo di San Gennaro Vesuviano) e scappa di nuovo in fuga. Una vittoria di cattiveria e di agonismo, costruita con un lavoro ai fianchi nel primo tempo e concretizzata nella ripresa.
LA CRONACA – La squadra di Mister Galluccio parte forte e punta a mostrare subito i muscoli. Dopo pochi secondi la prima occasione: Borrelli spizza per Cerrato, ma l’attaccante sotto porta si fa stoppare dal portiere avversario. Passa solo un minuto e il Nola va in vantaggio: Maturo, su assist del solito Borrelli, trova l’angolo in maniera precisa e porta i bianconeri sull’1-0. Sembra la più semplice delle partite, con un inizio travolgente e il gol trovato subito. Ma al 6′, su calcio d’angolo battuto dalla sinistra, Arnese anticipa Avino e regala il pareggio al Real. Dormita difensiva collettiva grossolana dei bianconeri nell’occasione. La partita è molto fisica, giocare palla a terra è un’impresa, a causa di un campo al limite della praticabilità. Così i bruniani provano a sfruttare i calci da fermo: al 24′ ci prova Borrelli su punizione, ma il tiro è debole e si infrange sulla barriera. Alla mezz’ora è Ascione a tentare la conclusione da fuori, ma la mira lascia a desiderare. Passa qualche minuto e i bianconeri si rendono ancora pericolosi: su una punizione dalla trequarti, Lucignano di testa colpisce centralmente con la palla che si accomoda docile tra le mani di Ingenito. Il primo tempo della gara si spegne lentamente tra la polvere del terreno di gioco.
Nella ripresa Galluccio sceglie di inserire Porto al posto di Ascione, piuttosto impreciso. La capolista entra in campo più convinta e gli effetti si vedono di lì a poco. Al minuto 57, infatti, Cerrato sfrutta un’indecisione difensiva della squadra avversaria e punisce, riportando in vantaggio i suoi. Quattro minuti dopo, lo stesso Cerrato, servito da Alfieri, avrebbe l’occasione di firmare la doppietta personale, ma non trova la porta. Al 29′ Borrelli prova a dargli una nuova chance, ma Cerrato declina l’offerta ancora una volta. A questo punto, Borrelli decide di fare tutto (o quasi) da solo: scappa via ai difensori, entra in area, protegge palla e si fa sgambettare da Magliulo. L’arbitro decreta il rigore e, dal dischetto, l’ariete bianconero spiazza il portiere. Tre a uno e partita in ghiaccio. Nel quarto d’ora finale la squadra di Galluccio cerca il quarto gol: ci prova Cerrato con un tiro a giro, poi Marano (subentrato a Maturo) con una punizione velenosa, ma il risultato non cambia. C’è tempo solo per una espulsione: la rimedia Cuomo per proteste allo scadere ed è forse uno dei pochi sussulti nella ripresa della squadra sconfitta.
L’incidente di percorso casalingo col Rinascita Vico è solo un ricordo. Il Nola riabbraccia la vittoria e si lancia lontano dalle inseguitrici, alla ricerca della vetta solitaria e indisturbata. Su un campo non all’altezza, la squadra di Galluccio ha dimostrato di saper far lavorare le gambe, non sprecando energie inutili e fiaccando, nella ripresa, le velleità avversarie. Il ritorno di Borrelli ha riportato ordine all’attacco, il pivot si dimostra un valore aggiunto fondamentale. Sono ora quattro i punti di vantaggio sulla seconda, per un Nola che si fa perdonare il passo falso del turno scorso e risponde presente all’appello dei tifosi.
Twitter: @Val_CohenLauri
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