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DI STEFANO SICA
Non è bastata una gara di grande generosità alla Puteolana per portare via i tre punti dal Vallefuoco di Mugnano nel match contro l’Afro Napoli. Belli e spumeggianti i granata soprattutto nel primo tempo, mentre nella ripresa, nonostante l’indubbia pressione, è mancato lo spunto risolutivo per passare. L’Afragolese si riprende la vetta, ma per il Ds Massimo Cavaliere, intervenuto ai nostri microfoni, è ancora tutto in gioco. Si riparte dal patto rinnovato tra squadra, area tecnica e tifoseria, dopo l’addio di Andrea Ciaramella.

La partita l’ha fatta la Puteolana, sono mancate magari precisione e fortuna per vincere.
“A volte le partite le vinci con una conclusione fortuita, e a volte non ti capita anche se fai il massimo. La Puteolana ha dimostrato comunque di esserci, di crederci e di voler continuare a lottare per il primato. Questo mi sembra fuori discussione”.
Specialmente nella ripresa forse si è puntato sulla ricerca ossessiva dei cross piuttosto che su fraseggio e verticalizzazioni.
“Siamo abituati a giocare con Roberto Palumbo in mezzo all’area. Lui per questa categoria è un lusso. Snaturarci per una partita sarebbe stato impossibile. Sia chiaro, i sostituti sono stati all’altezza. Ma è evidente che non disporre del capocannoniere del girone non è stato semplice. Purtroppo ha avuto un piccolo problema fisico e abbiamo ritenuto opportuno non rischiarlo”.
Merito all’Afro per non essersi arresa mai e aver saputo soffrire.
“E’ una squadra di giovani grintosi e di valore, ben allenata da un tecnico che prepara bene le partite. Non era facile prevalere. Se proprio devo fare un appunto ai ragazzi, è che abbiamo preso gol sugli sviluppi di un’azione su cui si è tenuta in campo una palla destinata ad uscire. E’ stata una dinamica strana. Ma ci può stare. L’importante è farne tesoro”.
Il progetto continua con Massimo Cavaliere…
“Ribadisco un concetto: subito dopo la gara col Forio avevo rassegnato le mie dimissioni personalmente nelle mani del presidente. Avevo avuto con lui degli screzi per una non condivisione di un suo atteggiamento. Tuttavia io sono uno abituato a prendersi le proprie responsabilità. Ho continuato a farlo anche dopo il putiferio che ben conosciamo. Pozzuoli è una piazza importante, prestigiosa, all’avanguardia, che merita impegno e dedizione. Qui i tifosi sono una componente fondamentale e si è visto anche a Mugnano. Fin quando potrò portare avanti questo progetto, nell’interesse della città, lo farò. I miei obiettivi personali vanno in secondo piano, in quanto devono necessariamente coincidere con quelli di tutti. E’ soltanto insieme che possiamo raggiungere i traguardi a cui ognuno di noi aspira. Gli obiettivi sono comuni e quindi bisogna andare in un’unica direzione. E io sono convinto che potremo arrivare fino alla fine perché credo nella bontà di questa squadra. Non si molla nulla”.
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