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Come una rinascita. Il Nola abbraccia i nuovi innesti, i nuovi innesti abbracciano il Nola. Lo sorreggono, lo rivitalizzano e trascinano anche il resto della truppa. Con il successo sulla Picciola le vittorie consecutive diventano due (tre, contando la gara di Coppa col Solofra). Nonostante i picentini abbiano opposto resistenza gagliardamente anche in 10 uomini, non c’è stato scampo. Olivieri timbra ancora il cartellino, Zaccaro sveste la tuta apposta per far da padrino al battesimo con gol del giovane Caruso, poco prima di insaccare la quinta marcatura stagionale. Nel mezzo, il momentaneo pari di Carfagno, convalidato dall’arbitro Marra, nonostante una evidente carica su Avino.
IL TRIDENTE – Vietato rinunciare alle tre punte. Nè Picciola nè Nola, si privano della maggiore potenza di fuoco possibile. Tuttavia, i 3-4-3 delle compagini mostrano sensibili differenze. Villecco punta alle fasce e alle sponde per dare ossigeno alle sue giocate. La velocità sugli esterni, sulle prime, mette in allerta i radar bruniani. Cossentino pare soffrire la velocità di De Maio, tanto quanto Barbarisi trova terreno fertile per la sua gittata, sfruttando il lavoro centrale di Merola. Di tutt’altro tenore la risposta bianconera. Liquidato sceglie un trio veloce (Sacco-Scielzo-Thiam) con la chiara intenzione di non dare punti di riferimento alla difesa avversaria. Sacco pare più a suo agio, forte di meccanismi ormai collaudati coi compagni, mentre Thiam e Scielzo, per motivi differenti, peccano di feeling.
EQUILIBRIO INSTABILE – I padroni di casa conoscono bene ogni granello del terreno del ‘XXIII giugno 1978′. Va da sè che, inizialmente, il Nola fatichi ad arginare l’intraprendenza avversaria. Barbarisi è il primo a rendersi pericoloso: prima raccogliendo una sponda di Merola, poi provandoci da lontano. Medesimo risultato: mira sbilenca. Anche Merola è molto attivo: al 6′ inganna tutti, gonfiando la rete solo dall’esterno. Il primo sussulto ospite nasce solo al 10′: Vaccaro disegna un corner arcuato che Schioppa non riesce a correggere in rete. Barbarisi appare in fiducia e non ha paura di vessare Avino con conclusioni dalla lunga distanza, il numero 1 si rifugia sovente in angolo. Poco dopo è Amabile a tirarsi fuori dagli impacci, con un colpo di reni all’indietro ad evitare che un tiro-cross di Lenci lo scavalchi beffardamente. L’arbitro Marra si rivela “in formato europeo” e lascia correre parecchi contatti al limite, le squadre lo assecondano ben volentieri. L’ultima emozione, di un primo tempo in cui l’ago della bilancia resta granitico, la regala Vaccaro, che converge dalla sinistra e tenta lo spunto a giro sul secondo palo: la palla sibila di poco a lato della base del palo.
GAME, SET, MATCH – Nemmeno il tempo di digerire il tè caldo dell’intervallo, che il Nola infiamma i primi vagiti della ripresa. Al 5′ della seconda frazione, infatti, i bianconeri passano in vantaggio. Vaccaro, dopo un numero nello stretto, attiva Sacco sulla sinistra: l’esterno illumina le quinte ad Olivieri che, arrivando a rimorchio, scaraventa in rete la cannonata dell’1-0. Villecco corre subito ai ripari, inserendo Mercogliano per Delle Serre. Il cambio è infausto perchè, poco dopo, il nuovo entrato dice qualche parolina di troppo al fischietto Marra, che non ci pensa su due volte prima di consigliargli una doccia anticipata, sventolandogli il cartellino rosso. In vantaggio di un gol e di un uomo, Liquidato modifica qualcosa in mediana: Vaccaro lascia il campo a Falanga, che ha maggiori caratteristiche d’interdizione. La Picciola reagisce con rabbia, il Nola rinuncia ad ammazzare il match. De Maio ribalta un cross al centro dell’area, ma Lenci protegge la presa di Avino. Poco dopo, Sacco fallisce il raddoppio, su invito di D’Abronzo dalla destra. Come nei migliori film del calcio: gol sbagliato, gol subito. Carfagno prova la sciabolata disperata in area, dalle retrovie, Barbarisi carica Avino in presa alta, che fallisce la presa. Il pallone rotola in rete e, sia Marra che guardalinee, chiudono un occhio (o forse due), assegnando la rete del pari ai picentini. Liquidato non ci sta a perdere così la gara, quindi la cambia dalla panchina. I nuovi entrati Caruso e Zaccaro (al posto di Thiam e Scielzo) fanno il loro ingresso in campo al 34′ e invertono l’ordine del match. Il bomber ex Formia sfrutta un errore di Trezza e propizia la prima gioia in maglia bianconera del giovanissimo Caruso. Poi sfrutta un assist panoramico di Avino, per chiudere i conti e la partita, cavalcando nella prateria lasciata dalla Picciola e freddando Amabile senza pietà.
Si chiude col Nola, la striscia positiva della Picciola. Dopo 5 risultati utili consecutivi e 9 punti conquistati, la squadra di Villecco si arrende alla voglia di riscatto del Nola. I bianconeri sembrano aver sistemato le carenze di rosa, manifestate nella prima parte di stagione, quando le prestazioni fornite erano di alto livello, ma mancavano i guizzi di qualità. Nelle ultime tre gare (cinque, considerando anche la Coppa), Liquidato ha blindato la difesa: solo l’errore di Marra ha sporcato la statistica. La risalita in classifica nasce anche e soprattutto da questo fattore.
TABELLINO
PICCIOLA-NOLA 1-3
PICCIOLA: Amabile 5.5, De Matteis 5.5 (19’st Carfagno 6), Anzalone 6, Sabatino 6, Di Giacomo 6, Trezza 5, Barbarisi 6.5, Camera 6, Merola 6, Delle Serre 5.5 (7’st Mercogliano 5), De Maio 6.5 (40’st Castaldi sv). A disp. Mazzariello, Avagliano, Barra, Zottoli. All. Villecco 6.
NOLA: Avino 6, Cossentino 5.5, Gioventù 6.5, Olivieri 6.5, Lenci 7, Schioppa 6, Sacco 7, Vaccaro 6 (14’st Falanga 6), Thiam 6 (34’st Caruso 7), Scielzo 6 (34’st Zaccaro 7), D’Abronzo 6.5. A disp. Vacchiano, Improta, Tagliamonte, Marotta. All. Liquidato 7.
ARBITRO: Marra di Agropoli 5.
RETI: 5’st Olivieri, 29’st Carfagno, 40’st Caruso, 49’st Zaccaro.
NOTE: Ammoniti Amabile, De Matteis, Anzalone, Sabatino, Camera, Merola, Cossentino, Vaccaro. Espulso Mercogliano. Spettatori 100 circa.
Servizio di Valerio Lauri ©riproduzione riservata
Twitter: @Val_CohenLauri
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