Views: 1
Servizio di Maurizio Longhi
È reduce da un buon pareggio in casa del Latina, anche se i pontini stanno tradendo le aspettative iniziali con un rendimento decisamente deficitario. Ma la Ternana, finora, le cose migliori le ha fatte vedere in trasferta visto che, nelle due partite casalinghe, ha conquistato un solo punto. Perciò farà di tutto per brindare al primo successo dinanzi ai propri tifosi ma, dall’altro lato, ci sarà un Avellino partito con il botto e che sta facendo addirittura meglio dell’anno scorso. Gli umbri, comunque, hanno solo due punti in meno rispetto ai lupi, segno che non si andrà ad affrontare una squadra di sprovveduti bensì una che, con una vittoria, potrebbe affacciarsi nei piani alti. Per conoscere meglio la realtà rossoverde, abbiamo contattato Paolo Grassi, autorevole collega che verga i suoi pezzi per Il Messaggero di Terni. È uno che conosce a menadito l’ambiente e ce ne fornisce un quadro icastico e circostanziato: “Quest’anno si è partiti con uno spirito completamente diverso rispetto a quello dello scorso anno. Un anno fa, si era partiti con l’obiettivo di ritagliarsi un posto nei play off, mentre la stagione si è messa male e, solo con l’avvento di Tesser, le cose sono migliorate. Adesso si è iniziato in modo diverso, il presidente Longarini, forse anche un po’ deluso dalla passata stagione, ha chiuso i rubinetti e si è deciso di puntare sui giovani. Inoltre, per attenersi alle regole del salary cup è stato sacrificato anche Antenucci. Ci sono stati, invece, ritorni importanti come Gavazzi, Russo, Vitale, Ferronetti, mentre sono arrivati giocatori come Bastrini, Eramo, Crecco, Popescu e Piredda dal Cagliari, in attacco Antenucci è stato rimpiazzato da Diop. È una squadra nuova rispetto all’anno scorso, c’è un mix di gioventù ed esperienza. Ai nastri di partenza c’era molto scetticismo, nessuno avrebbe scommesso un euro su questa squadra, invece, partendo a fari spenti, sta conquistando la fiducia della gente. In estate, sebbene non l’abbia mai detto apertamente, anche mister Tesser era molto preoccupato per il mercato ma, con un grande lavoro, è riuscito ad infondere lo spirito giusto a tutto il gruppo. È proprio la tranquillità l’arma che sta giocando a favore di questa Ternana, l’anno scorso c’erano troppe pressioni, ci si sentiva in dovere di vincere e, con i risultati che stentavano, si è faticato a riprendersi. Umiltà e mentalità operaia sono le caratteristiche dei rossoverdi, del resto sono queste le prerogative che deve avere chi milita tra i cadetti. Si vede subito che c’è uno spirito diverso rispetto all’anno scorso, anche dall’atteggiamento dei singoli, chi prima tendeva a giocare solo per sé, ora lavora per la squadra con risultati nettamente migliori”.
Si potrebbe già chiudere qui l’intervista, ma siamo curiosi di saperne di più, specialmente sui progressi di questa Ternana rispetto all’annata precedente: “L’anno scorso si subivano miriadi di gol – prosegue Grassi – mentre ora si può vantare la miglior difesa del campionato con soli tre gol subiti, peraltro tutti su calci piazzati. E poi dicevo di alcuni giocatori trasformati rispetto all’anno scorso, chi è completamente un altro giocatore è Avenatti che, anche complice un miglior adattamento al calcio italiano, si sta rivelando il valore aggiunto. Ma è anche merito di Tesser se il suo rendimento è cresciuto così tanto rispetto alle partite di un anno fa, dove era irritante e impalpabile. Addirittura anche nei test è uno dei primi, mentre nel campionato scorso i risultati erano sconfortanti”. Passiamo alle ultime sulla probabile formazione della squadra di Tesser, il quale, in vista della gara con l’Avellino, a quali uomini affiderà una maglia nel suo 4-3-1-2? “Parto dagli indisponibili, non ci sarà lo slovacco Valjent, convocato nella sua Nazionale Under 21 che giocherà contro l’Italia, Ferronetti e Russo hanno dei problemi ed è in dubbio anche la loro presenza in panchina, mentre rientra Piredda ma non si sa se Tesser lo schiererà nell’undici iniziale. Per il resto, non ci dovrebbero essere sorprese per quanto riguarda lo schieramento difensivo: davanti a Brignoli, i quattro dovrebbero essere Fazio a destra e Vitale a sinistra, con Masi e Meccariello al centro. In mediana potrebbero esserci delle novità, molto dipende anche dall’impiego o meno di Piredda a ridosso delle due punte. Se Tesser decidesse di non schierarlo, il suo posto sarebbe occupato da Eramo, altrimenti quest’ultimo andrebbe nei tre di centrocampo insieme a Viola e Gavazzi, senza escludere un probabile impiego di Crecco. Le due punte dovrebbero essere Avenatti e Ceravolo, contro il Latina, Bojinov ha mostrato di non essere ancora in condizione”.
Chiediamo al caro collega, che partita si aspetta al Liberati: “Prevedo una partita di alto livello, la Ternana cerca il suo primo successo casalingo, mentre l’Avellino ha la possibilità di insediarsi addirittura in vetta alla classifica. Poi sono due squadre che fanno del carattere e dell’agonismo la loro forza e, quindi, può venire fuori anche una gara maschia e spigolosa. Gli irpini devono temere la determinazione di questa Ternana che sembra non avere alcun timore reverenziale indipendentemente da chi si trovi di fronte. Poi i rossoverdi sanno ripartire bene e hanno una difesa che non subisce gol su azione”. Ci sembra di capire che il pacchetto arretrato sia il punto di forza di questa Ternana: “Sì, è il reparto che offre le maggiori garanzie. Sono stati subiti solo tre gol e tutti su calci da fermo, c’è una fase difensiva molto solida. In generale, si cura benissimo la fase di non possesso, mentre in quella di proposizione emergono alcune pecche, complice anche l’inesperienza di alcuni elementi. Il centrocampo è un reparto molto grintoso, la regia è affidata a Viola, un altro che, rispetto all’anno scorso, sembra un giocatore diverso, più voglioso e disciplinato tatticamente. In attacco, poi c’è un Avenatti che può far male in qualsiasi momento”. Facendo una sintesi di poche battute: la Ternana è una compagine molto solida in difesa, mentre i limiti affiorano negli ultimi metri, anche se c’è un Avenatti cui prestare grande attenzione. Prima di salutarci, il collega ci tiene ad aggiungere alcune cose: “Che rammarico aver lasciato partire uno come Pisacane, pur non avendo un fisico da corazziere, mi ha sempre dato l’impressione di un rugbista per quanto sia tignoso. A Terni lo ricordiamo come un cuor di leone, mentre anche Zito ha lasciato un ottimo ricordo da queste parti, stiamo parlando di uno che, se è in condizione, può fare sfracelli sulla sua corsia”.
Lascia un commento