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Servizio di Luca Alvieri @riproduzione riservata
Filippo Inzaghi sta facendo letteralmente sognare una città intera, che ormai da più di 10 anni, ovvero dal fallimento del 2005, spera di ritornare a competere ad alti livelli nel calcio italiano e questo, sembra essere l’anno della rivalsa. Il Venezia è sempre più primo nel girone B di Lega Pro e domenica dopo domenica, si conferma sempre di più una forte candidata alla promozione diretta in Serie B. Quest’oggi, in quel di Lumezzane, gli arancioneroverdi hanno dato ancora una volta prova del loro splendido gioco, dominando i padroni di casa per tutti e 90 minuti e portando a casa tre punti importantissimi; soprattutto perché il Padova, una delle principali antagoniste dei veneti, non è andata oltre l’1-1 in casa con il Gubbio, allungando cosi a 6 punti, la distanza dalla vetta. Allo stadio Tullio Saleri finisce 2-1 per il Venezia, a cui questo risultato, sta decisamente stretto; infatti, se questa gara si fosse conclusa sullo 0-4, non ci sarebbero stati certamente scandali.
I ragazzi di Inzaghi scendono in campo consapevoli che partite come queste devo essere portate a casa e partono subito inserendo la quinta. La prima occasione, infatti, capita dopo appena 5 minuti, quando Geijo, di testa, sfiora l’angolo più lontano. E’ solo l’inizio di una lunga serie di affondi da parte dei veneti, che colpiscono però, al minuto 21; grazie ad una punizione capolavoro di Agostino Garofalo, che insacca la palla nell’angolo alto, da circa 20 metri. Il vantaggio però non smuove di un millimetro la mentalità degli ospiti, che continuano ad affondare come se il risultato fosse ancora inchiodato sullo 0-0. Alla mezz’ora, però, continua l’incubo dei rigori non fischiati al Venezia: azione prolungata sulla corsia di sinistra, palla che arriva sui piedi di Acquadro, che di prima trova Moreo sul secondo palo, che, nettamente strattonato dal difensore, mette a lato a pochi metri dalla porta; il tutto, sotto gli occhi del diretto di gara, che incredibilmente, lascia correre. Appena 5 minuti dopo, ancora il venezia dalla sinistra, stavolta però da calcio d’angolo, dove un tiro sporco di Bentivoglio ributtato fuori dalla difesa diventa una palla buona per Garofalo, che in posizione regolare, serve un assist d’oro per Falzerano, che in mezza rovesciata, si vede negare il gol dal difensore rossoblu che mette alto sulla linea di porta. I padroni di casa provano timidamente a mettere la testa fuori dalla propria area di rigore, ma riescono soltanto a trovare un tiro da lontano, che punta alle stelle. Chiude in bellezza il primo, una azione azione personale di Acquadro, che impegna non poco l’estremo difensore del Lumezzane, con un gran destro dalla distanza.
Il secondo tempo sembra di aver messo la videocassetta del primo, cambiando solamente il lato del campo, perché a giocare, è di nuovo solamente il Venezia, che dopo soli 7 minuti, spegne le più minime possibilità di rimonta dei lombardi: cross sempre dalla sinistra da parte di Garofalo, autore di una grande partita, che attraversa tutta l’area piccola prima di arrivare sui piedi del dimenticato Zampano, che completamente solo, insacca di prepotenza il gol del 2-0. Primo gol in maglia arancioneroverde da parte del terzino arrivato a gennaio dal Crotone e partita messa in ghiaccio per i veneti, che da qui in poi scalano la maria, ma senza rinunciare ad attaccare. I lagunari, infatti, vanno vicino al gol del 3-0 con Alexandre Geijo, che scarica un destro non imparabile, dopo una formidabile discesa di Marsura. Solo al minuto 86, invece, arriva il primo vero tiro in porta del Lumezzane, che però, non perdona: grandissimo gol di Terracino, che in volée, scarica un sinistro imparabile per Facchin, che non può far altro che restare a guardare. I rossoblu accorciano cosi le distanze, ma è troppo tardi; il Venezia porta a casa una vittoria meritata quanto importante e si conferma squadra da inseguire. E in attesa del Parma, impegnato in casa dell’Albinoleffe, si gode la vetta solitaria, sperando prima o poi, di vedersi consacrare, il sogno promozione.
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