
Views: 0
Servizio di Valerio Lauri ©riproduzione riservata
Di spada, più che di fioretto. L’Ebolitana passa di misura allo Sporting, contro un Nola tanto solido quanto sterile. I bianconeri resistono per oltre settanta minuti, prima di arrendersi al colpo di testa di Liccardi che decide il match. Grande spettacolo sugli spalti, nonostante la trasferta negata ai tifosi ospiti (esattamente come al Dirceu all’andata), il gemellaggio tra le due tifoserie si è rinsaldato con striscioni e cori. In campo, nonostante i punti di distacco tra la capolista e i padroni di casa, l’equilibrio regna sovrano per gran parte del match.
Agovino dispone i suoi in 4-3-3, che in fase di non possesso ammicca al 4-4-2, con Russo l’elemento del tridente che si sacrifica maggiormente in copertura, ma nell’arco del match l’assetto varierà spesso. Nastri risponde con un 4-3-1-2, con Marzullo tra le linee a creare scompiglio e ad ispirare Liccardi e Vatiero. Margiotta parte dalla panchina, ma, nonostante il problema alla costola, troverà spazio nella ripresa.
CALMA PIATTA – I bianconeri (in divisa rosanero) partono senza timori reverenziali e fanno subito capire agli avversari che non sarà una passeggiata. Cinque minuti e Simonetti già impegna Granata, con un mancino che costringe il ventenne portiere a rifugiarsi in angolo. Sul corner seguente, il tracciante di Viviano trova Caccia che allunga la traiettoria sul secondo palo, ma Albertini tutto solo svirgola la conclusione. Gli ospiti non ci stanno a non partecipare alle danze e il più ribelle è Marzullo. Al 10′ attiva il suo mancino per impensierire Avino e lo costringe a deviare in angolo. Poi, al 20′, ci prova col destro da fuori, ma la traiettoria è centrale e prevedibile. Pochi spazi e molta disciplina tattica mandano la gara in narcolessia, con poche emozioni da una parte e dall’altra. Liccardi giganteggia nelle sponde sul versante ebolitano, Russo costringe Visciano a un surplus di attenzione sulle sue ripartenze in velocità. Intorno alla mezz’ora il peperino bianconero sprinta sulla fascia sinistra e prova a tagliare un cross al centro, ma Granata anticipa ogni velleità. Pochi altri spunti e tanto equilibrio trA le due compagini accompagnano la prima frazione in archivio.
SCATTO DECISIVO – Si decide tutto nella ripresa, come nelle migliori partite d’alto rango, anche se il Nola certe ambizioni pare averle abbandonate da un po’, ammesso che c’abbia fatto mai un pensierino. Eppure la prima conclusione verso la porta del secondo tempo è a firma di Simonetti, che coglie la palla al balzo e di collo pieno cerca la porta, Granata controlla facile. Pochi minuti dopo, l’Ebolitana guadagna un calcio di punizione da posizione interessante. Marzullo si occupa della battuta e scavalca la barriera con un arcobaleno, ma Avino si supera deviando in angolo. Dalle panchina iniziano le prime schermaglie: Agovino sostituisce Cafarelli con Marotta, Nastri butta Salcino e Margiotta nella mischia per alzare il baricentro. Gli effetti sono immediati, perchè il peso degli ospiti aumenta e costringe il Nola ad indietreggiare. Margiotta è subito protagonista al quarto d’ora: una sua rovesciata spettacolare mette i brividi ad Avino, ma conclude la sua corsa a lato. Al minuto 65, Liccardi sfrutta un inghippo nella trappola bianconera del fuorigioco e si presenta a tu per tu con Avino, la conclusione debole viene deviata in angolo. Qualche timido accenno di reazione lo manifesta una discesa di Pellini sulla destra, conclusa col tiro deviato del bianconero ben controllato da Granata. Al minuto 26, però, l’episodio che decide l’incontro. Dalla destra Margiotta disegna l’assist per Liccardi, che di testa schiaccia a rete, Avino non trattiene e la palla sfila in fondo al sacco. Il Nola si getta in avanti, provando a debellare l’ordine tattico degli uomini di Nastri. L’unico episodio che mette in discussione il risultato, però, è l’espulsione di Bruno, reo di aver rivolto uno sputo ai tifosi di casa. Nemmeno i tre minuti di recupero concessi bastano a rimettere in piedi la gara, la capolista non si ferma a Nola.
Se l’Ebolitana resta imbattuta, dopo venti turni di campionato, c’è un perchè. Il motivo è da ricercare nell’estrema cura del dettaglio difensivo, poche sbavature a cui mettere una toppa. Se la difesa resta solida, nonostante l’assenza di Pascuccio, il centrocampo gli fornisce di certo adeguata copertura. Maisto e Pecora danno poco spazio alla fantasia degli avversari, costringendoli spesso ad affrettare la giocata. Davanti, Liccardi lavora un’infinità di palloni, col fisico e con la tecnica, talvolta facendo respirare i suoi. Per un’Ebolitana che sorride, c’è un Nola che si costringe a restare ottimista. L’avversario, quest’oggi, era di peso e sarebbe stato difficile chiedere di più ai bianconeri. Persiste il periodo non esaltante, acuito dalla sola vittoria con la Picciola. Archiviata la gara con gli eburini, all’orizzonte c’è un trittico con le ultime della classe: Sant’Agnello, Rinascita Vico e San Tommaso. I punti che potrebbero dare salvezza e tranquillità passano anche e soprattutto da qui.
TABELLINO
NOLA – EBOLITANA 0-1
NOLA: Avino 5, Pellini 6 ( 38’st Calamaio s.v.), Vanacore 6, Maturo 6, Caccia 6, Albertini 6, Russo 6, Alfieri 6, Simonetti 6, Viviano 6 (27’st Sansone 6), Cafarelli 6 (6’st Marotta 6.5). A disp. Ruocco, Latella, Fiume, Pisano. All. Agovino 6.
EBOLITANA: Granata 6, Visciano 6.5, Lamanna 6, Pecora 6.5, Della Guardia 6, Scognamiglio 6, Vatiero 6 (11’st Salcino 6), Maisto 6, Esposito 6 (11’st Margiotta 6.5), Marzullo 6.5 (32’st Bruno 5), Liccardi 7. A disp. Spicuzza, Landolfi, Panico, Napoli. All. Nastri 6.5.
ARBITRO: Vogliacco di Bari 6.5.
RETI: 26’st Liccardi.
NOTE: Ammoniti Pellini, Alfieri, Viviano, Marzullo. Espulso Bruno. Spettatori 450 circa.
Lascia un commento