13 Marzo 2025
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Il Nola inciampa tra le polemiche: la R.U.S. Vico passa allo Sporting

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lauriServizio di Valerio Lauri @RIPRODUZIONE RISERVATA


Dovere di cronaca. E’ quello che divide la faziosità dal racconto puro e semplice dei fatti. E nella categoria di Promozione Regionale Campania non è cosa scontata, perchè accade che, chi non arriva ai risultati con il gioco, l’organico o i sacrifici, provi a farlo con mezzucci rurali propri di chi non è abituato a palcoscenici importanti. Accade così che una semplice partita del Girone A debba trasformarsi in uno spettacolo diverso da quello che ci si aspetta di vedere sul campo di calcio. Quello che il terreno di gioco racconta, quest’oggi, è la prima sconfitta stagionale della (comunque ancora) capolista Nola, ad opera della R.U.S. Vico, squadra di Palma Campania. Poco gioco e tante recriminazioni, più calci che calcio e il pasticcio è servito.

Domenica di calcio allo Sporting, solito tifo incessante e … soliti striscioni polemici. Stavolta la scelta è di piazzarlo all’entrata dello Sporting Club e il riferimento è, come ormai è noto, alla questione del ‘Comunale‘, demolito per lasciare il posto ad un Museo mai costruito.
Poche frasi eloquenti che non lasciano spazio a dubbi:
Striscione Nola

LA CRONACA – Galluccio deve fare a meno di Borrelli e Di Biase, tridente offensivo composto da Porto e Ventre alle spalle di Cerrato, mediana col play Di Meo affiancato da Marano e Maturo. La partita è subito maschia e viva sul piano agonistico ma regala pochi lampi. Giusto il tempo di prendere le misure e il Nola va in vantaggio: Cerrato riparte a razzo sulla destra e crossa basso, nella mischia il più lesto di tutti è Ventre che infila il portiere Loffredo con un mancino molto preciso. La partita sembra mettersi subito in discesa, ma gli ospiti non ci stanno a fare le comparse e si fanno vedere con una punizione di Tucci, deviata in angolo da Lucignano. La gara si fa dura, gli animi si accendono presto e l’arbitro dimostra di avere poco polso, facendosi scappare tante ammonizioni soprattutto ai bianconeri per proteste anche piuttosto civili. In una di queste occasioni viene ammonito l’autore del gol del vantaggio bruniano Ventre e la scelta peserà sull’economia del match. Al 21′ il Nola si fa vedere ancora dalle parti della porta difesa da Loffredo con uno schema che porta al tiro Di Meo, ma la palla sibila a lato. La squadra di casa dimostra poca attenzione in fase difensiva, rischiando qualche minuto dopo, quando Germoglio coglie la traversa e Barone insacca, ma il numero 9 è in posizione irregolare e il gol viene annullato. Il Nola prova a chiudere la gara al 26′, ma Cerrato, lanciato sul filo del fuorigioco, non riesce ad essere efficace a tu per tu con Loffredo e si fa parare la conclusione. Quattro minuti dopo, uno svarione della difesa nolana rischia di regalare a Piccirillo la gioia del pareggio, ma Avino è miracoloso. Al 40′ ancora una chance per la squadra di casa per chiudere la gara: Ventre sfrutta una dormita della difesa ospite, ma non riesce a concretizzare. Il match si trascina all’intervallo col Nola che chiude la prima frazione in vantaggio di un gol.
La ripresa si apre sulla stessa falsariga del primo tempo, con l’agonismo a farla da padrone. Al 55′ Ventre prova a scaldare le polveri con un tiro dalla distanza, ma la traiettoria è centrale e facilmente leggibile per Loffredo. Il Nola spinge e cerca incessantemente il 2-0 che garantirebbe una maggiore tranquillità. Ci prova Lucignano, di testa, su punizione dalla destra di Marano, ma Loffredo dice no con un grande intervento, in due tempi. Al 30′ punto di svolta del match: l’arbitro interpreta una rimessa dal fondo di Ventre come perdita di tempo (rimessa che era stata assegnata in un primo momento al Nola dal guardalinee, poi corretto dal direttore di gara) e tira fuori il secondo cartellino. Ammonizione quanto meno eccessiva e l’autore del gol bianconero è costretto ad abbandonare il campo anzitempo. Un minuto dopo, l’arbitro si dimostra fin troppo tenero con Barone: l’attaccante della squadra ospite, infatti, colpisce Maturo in maniera durissima, ma viene solo ammonito. Al 32′ Cerrato, imbeccato da un rinvio lunghissimo di Avino, sfiora, ancora una volta, il 2-0, ma la palla esce di poco a lato. Qualche minuto dopo, prima delle battuta di un calcio d’angolo nella metà campo del Nola, Bracale colpisce con una gomitata Lucignano a palla lontana: l’arbitro, dopo una rapida consultazione col guardalinee, sceglie ancora una volta il giallo, lasciando sbigottiti e inviperiti i tifosi e la squadra di casa. “Tanto tuonò che piovve” è la sintesi di ciò che avviene poco dopo, perchè il R.U.S. Vico pareggia: il tiro dal limite a giro di Germoglio è preciso e sorprende Avino. Il Nola non ci sta e si butta in avanti alla ricerca del gol vittoria: Lucignano sfiora il gol con un colpo di testa. Ma sul ribaltamento di fronte accade l’impensabile: Barone, in evidente posizione irregolare, scappa via al diretto marcatore e infila Avino da posizione angolata. Clamoroso l’errore del guardalinee che non segnala un fuorigioco netto, scatenando le proteste dagli spalti. La partita si chiude coi festeggiamenti degli ospiti e la delusione dei locali, penalizzati da un arbitraggio quanto meno discutibile.

Il Nola cade e lo fa in casa, in un pomeriggio che lascia tante riflessioni ai bruniani. L’abitudine di protestare (anche se a ragion veduta) si rivela fatale. Ai bianconeri una punizione che va oltre i demeriti, con il rammarico di non aver concretizzato le tante palle gol avute quest’oggi. La squadra di Galluccio resta in testa al girone a quota 20, col Galazia (secondo) distanziato ora di soli 3 punti, ma è chiamata al riscatto già nel prossimo turno contro il Real Poggio. Un solo imperativo per restare in vetta: vincere.

Twitter: @Val_CohenLauri 

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Nato nella Nola di Giordano Bruno e cresciuto a pane e calcio. Amante della parola scritta, evasione dalle indigestioni di matematica e informatica universitarie. Appassionato di musica a 360 gradi e lettura, nostalgico ma teso alle novità.

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