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Servizio di Valerio Lauri ©riproduzione riservata
Amareggiato. Mauro Agovino continua a scrutare le primissime immagini della gara, non riuscendo a trovare un senso al rigore e all’espulsione di Pellini, che ha indirizzato la gara con la Battipagliese. Ai microfoni di Footballweb, ha analizzato la seconda sconfitta del suo Nola:
INIZIO TIMOROSO – “Primo tempo equilibrato, ovviamente ci aspettavamo una partenza sprint della Battipagliese. Noi venivamo da una sconfitta e ci abbiamo messo un po’ per toglierci la paura di dosso. Ci siamo riusciti in avvio di secondo tempo e stavamo cominciando a giocare bene. Poi è arrivata quell’invenzione dell’arbitro, che in un altro modo non può essere chiamata. Seppure si vuole dare il calcio di rigore, che dalle immagini è evidente che non ci fosse, di sicuro non è corretto sanzionare con l’espulsione. L’azione non è stata nemmeno limpida da giustificare la risolutezza con cui ha agito l’arbitro. E’ già la seconda partita in cui paghiamo a caro prezzo il minimo errore.”
GARA IN SALITA – “E’ chiaro che dopo il primo gol loro, in dieci uomini, è diventato tutto più difficile. Volendo analizzare anche il resto, bisogna dire che il secondo gol lo abbiamo di fatto regalato noi. Sembra strano a diro, ma da lì in poi abbiamo praticamente giocato solo noi, andando pure vicini al 2-1. Loro agivano solo di rimessa. Però voglio dire che dobbiamo ripartire da qui, che dobbiamo ritornare in fretta il Nola che conosciamo noi, con atteggiamenti diversi ed una carica in più. “
TASSO TECNICO – “Sicuramente l’assenza di Catalano ha pesato, non è un calciatore facile da sostituire. Oggi, però, ci è mancato il palleggio. Questa è una di quelle partite in cui si notano le differenze tra i valori in campo. Parlo del tasso tecnico differente tra il nostro e il loro centrocampo. Quando la palla scotta, questa discrepanza si nota. Dobbiamo tornare con i piedi per terra. Se qualcuno ha sognato in grande, deve tornare l’umile di turno. Dobbiamo tornare ad essere operai come li definisce la società e giocare partita per partita. “
ARBITRAGGIO INIQUO – “Chi mi conosce lo sa, difficilmente parlo male degli arbitri, ma gli atteggiamenti del direttore di gara sono stati presuntuosi e l’episodio chiave parla chiaro. Oggi, in campo, è stato applicato il principio del “due pesi, due misure”, non c’è altro da dire. Ho visto i miei calciatori ammoniti per falletti veniali, mentre quelli della squadra avversaria riuscivano a farla franca in più occasioni, ritardi nella ripresa del gioco e altro che mi ha indispettito parecchio. Chiaro che non bisogna crearsi alibi. “
REAZIONE CERCASI – “Fino a due domeniche fa, eravamo la terza miglior difesa del campionato. Purtroppo sono capitati in queste ultime due partite due errori che ci sono costati caro. Se in altre occasioni l’errore poteva non essere stato del reparto, oggi invece è stato così. Però bisogna sottolineare che anche le occasioni offensive mancate pesano. Alla fine, se andiamo a vedere, hanno lo stesso peso di un gol subito. Nessuno ci ha imposto di vincere tutte le domeniche, anzi però dobbiamo tornare a tre domeniche fa, quando ci dicevamo che si poteva sognare e lo si può fare solo attraverso abnegazione e lavoro. La prossima partita è Nola-Sorrento, il solo nominarla rende pienamente quello che sarà. Una lotta tra blasoni, esattamente come oggi, partite che una volta si giocavano in serie professionistiche. Potrà essere l’occasione giusta per ripartire, una di quelle gare in cui viene fuori la personalità e il DNA dei giocatori vincenti. ”
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