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Servizio di Luca Alvieri @riproduzione riservata
Nell’anticipo della 10ª giornata di Serie A, il Milan di Vincenzo Montella, reduce dalla entusiasmante vittoria per 1-0 contro la Juventus, è di scena al Ferraris contro il Genoa di Ivan Juric, reduce però dal derby perso contro la Samp. Il tecnico rossonero presenta due novità nell’undici iniziale: Poli sull’out di destra al posto di uno stanco Abate e la prima da titolare quest’anno per Keisuke Honda, per ridare un po di fiato all’insostituibile Suso. D’altro canto, Juric non presenta novità inaspettate nel Grifone, confermando il Cholito Simeone come finalizzatore d’attacco. Lasciando il rientrante Povoletti in panchina. La partita inizia con il possesso palla dei rossoblu e dopo 10 min di gara, Honda non sale in linea con la difesa, tenendo in gioco Ninkovic, che mette liberamente in rete il prefetto cross di Rincon. 1-0 Dopo mezz’ora di quasi totale inattività in fase d’attacco, Vincenzo Montella capisce le difficoltà dei rossoneri e passa al 4-4-2. Dopo il cambio di modulo il Milan non lascia più il pallone agli avversari ma chiude lo stesso in svantaggio il primo tempo. Dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa, arriva l’episodio che condizionerà la partita dei rossoneri. Palla lunga per Rigoni che cerca di rincorrere la sfera, nel frattempo arriva Gabriel Paletta nettamente in anticipo rispetto al centrocampista del Genoa, che però decide di entrare in scivolata con cattiveria, fin troppa direi. Il pallone non lo prende nemmeno per scambio, entra in modo a dir poco scomposto e, anche se non tocca l’avversario in modo cosi eclatante, viene punita l’entrata. Rosso diretto e Milan in 10.I rossoneri anche in inferiorità numerica riescono a controllare il pallino del gioco, anzi, sembra addirittura che giochino meglio. La consapevolezza di essere in difetto e sotto con il punteggio sprona gli uomini di Montella a dare il 100% per tentare di acciuffare almeno il pareggio. Purtroppo però, se attacchi a pieno organico e non riesci a segnare, nonostante le tante occasioni create, essendo per lo più in 10, i contropiedi li subisci maggiormente. Discesa sulla destra del giocatore del Genoa, palla a tagliare l’area di rigore, tocco di Kucka nel tentativo di anticipare Povoletti (entrato da poco, ndr) e autogol.Milan moralmente a terra, altra palla lunga, uno contro uno di Povoletti contro Romagnoli, 3-0.A fine partita chiunque avrebbe letto il punteggio senza aver visto la gara, avrebbe sicuramente dato per scontato un piccolo Milan. Ma non è stato così. Vincenzo Montella a fine gare rassicura il popolo rossonero dicendo ai microfoni del post gara: “Nessuna preoccupazione, è solo un incidente di percorso”.Si, esatto. Perché dopo che batti i più forti del campionato con tutte le tue forze e vai con quasi la stessa formazione ad affrontare una squadra insidiosa come il Genoa sul proprio terreno, la sconfitta ci può stare, anche se arrivata in modo particolare. E si sa, dalle sconfitte si impara di più che dalle vittorie…niente paura, il Milan c’è.
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