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Servizio di Luca Alvieri @riproduzione riservata
Dal “gollonzo” di Bacca su rigore dell’anno scorso, questa volta a salvare il tecnico rossonero di turno c’è il “golazo” di Suso, che unito al gol di Romagnoli, spiana la strada ad un Milan agguerrito e con voglia di rivalsa, che strappa dalla tana dell’ormai ex “bestia nera”, tre punti importantissimi per risalire la parte alta della classifica.
Contro i neroverdi Vincenzo Montella lascia a riposo Ricardo Rodríguez e Musacchio, schierando Zapata nella difesa a 3 e Borini esterno mancino. Affidata invece a Calabria la corsia destra. Dura però poco la partita del terzino classe 96, che al minuto 14, lascia il posto ad Abate per infortunio. Infine, a chiudere la formazione, troviamo lo stesso blocco offensivo dei minuti finali di Atene. No, non sono Kakà, Seedorf e Inzaghi. Ma Suso, Calhanoglu e Kalinic. Perfetta la partita del numero 8 rossonero, che ogni qualvolta tocca il pallone, riesce in qualunque modo a servire un compagno o a saltare l’uomo, come spesso accaduto durante il secondo tempo. Partita di sacrificio, come sempre, quella del croato, che nel primo tempo ha lo straziante compito di andare sempre in profondità, anche a vuoto, nel tentativo di allungare la squadra di Bucchi. Nel secondo tempo è molto più partecipe e va vicino al gol in un paio di occasioni. Non bene, invece, il turco con la 10 sulle spalle, poco più di un lontano parente del Calhanoglu che abbiamo ammirato con la maglia del Bayer Leverkusen. Ma aspettarlo ne vale sicuramente la pena e la forma fisica, con annesso talento, arriverà.
Dopo aver esaminato le prestazioni dei singoli, senza dimenticare di fare i dovuti elogi a Bonucci e Kessie, autori finalmente di un eccellente partita, possiamo fare i complimenti anche all’intera squadra, che ha meritato di vincere questa partita e di portarsi al 7° posto in campionato a meno 4 dalla strabiliante Samp di Marco Giampaolo. A proposito di allenatori, è ancora in piedi la traballante panchina di Vincenzo Montella, che almeno fino alla partita col Napoli, resta l’allenatore del Milan. Dopo la difficile trasferta all’ombra del Vesuvio, i rossoneri avranno finalmente messo da parte tutti gli scontri diretti in campionato (unica da averli affrontati tutti), cosi poi da potersi affacciare su un calendario equilibrato e che permetterebbe al Milan di inanellare una bella serie positiva di risultati.
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