14 Marzo 2025
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E il Napoli si gode bomber Mertens

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Risultati immagini per mertens napoliServizio di Maurizio Longhi @riproduzione riservata


Nel calcio ci sono delle favole, che non vivono solo le squadre di provincia che si issano in alto contro ogni previsione, ma anche dei singoli calciatori. Non si tratta della giovane promessa che si afferma dopo tanta gavetta e tanti sacrifici, ma di un esterno offensivo, neanche titolare, che si riscopre indispensabile per la propria squadra nel ruolo di bomber. Il riferimento è a Dries Mertens, fattosi apprezzare subito dai napoletani per la sua esplosività in campo e professionalità nell’accettare sempre le scelte di Benitez prima e di Sarri poi. Nei primi tre anni in azzurro, non aveva quasi mai deluso, eppure gli veniva preferito quasi sempre Insigne come esterno alto a sinistra, per un perenne ballottaggio tra due top player. Entrambi meritavano di giocare ma per forza di cose uno doveva restare fuori, perché Higuain non si toccava al centro dell’attacco, Callejon neanche a parlarne sulla destra, quindi, la domanda era sempre la stessa: Insigne o Mertens? Si era scoperto, poi, che il folletto belga risultava devastante soprattutto a partita in corso, con le sue accelerazioni che creavano superiorità numerica in momenti in cui gli avversari potevano apparire un po’ stanchi e, di conseguenza, incapace di imbrigliarne la verve.

Così, era sempre il napoletano ad essere impiegato dal primo minuto e, malgrado la considerazione sempre alta, non è che Mertens sprizzasse di gioia dovendosi accomodare sempre in panca. Sapeva che prima o poi sarebbe arrivato il momento di entrare in campo, ma non fa mai piacere dimostrare puntualmente la propria forza ma non farsi quasi mai preferire per una maglia da titolare. A Pescara, nella prima giornata di campionato, è successo l’emblema dei tre anni precedenti. Insigne dal primo minuto ma quando Mertens è stato chiamato in causa ha fatto sfracelli con una doppietta. L’atavico ballottaggio si ripresentava per il quarto anno consecutivo, visto che Callejon restava inamovibile sulla destra, mentre al centro dell’attacco, partito Higuain, ci si affidava a Gabbiadini in attesa dell’inserimento di Milik, acquistato dall’Ajax proprio per non far rimpiangere l’ex numero 9. Gabbiadini è sempre parso un pesce fuor d’acqua nel ruolo di centravanti, fortunatamente l’impatto di Milik con la nuova realtà è stato straordinario e, fino al suo brutto infortunio, non s’è mai verificato un problema in zona gol. Ma, con Milik fuori uso per mesi e un Gabbiadini sempre più un corpo estraneo al centro dell’attacco, il problema si presentava eccome. Qualcuno pensava che Callejon potesse essere adattato nel ruolo di prima punta, mentre Sarri ha preferito fare l’esperimento su Mertens.

Erano in molti a storcere il naso, perché il belga si era fatto apprezzare per le sue qualità di partire dall’esterno, puntare l’uomo e rifornire il centravanti di turno, ma chiedergli di agire da unica punta sembrava un obbrobrio tattico, una forzatura votata al fallimento. Lo si immaginava fagocitato dai colossi delle retroguardie avversarie, frustrato dall’incapacità di incidere come prima, invece, questo signore qui, è stato capace di segnare la bellezza di 30 gol, 30! Una media degna di un centravanti di razza per il quale ogni società ambiziosa sarebbe disposta a mettere sul piatto cifre astronomiche, ormai Ciro Mertens, come è stato ribattezzato nello spogliatoio, può essere definito il bomber del Napoli, con mister Sarri che ha chiesto espressamente la sua permanenza in azzurro per non dover chiudere anzitempo un ciclo.

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Giornalista pubblicista e' uno dei fondatori di www.footballweb.it

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