15 Marzo 2025
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Napoli perfetto nel risultato meno nel gioco

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Servizio di Maurizio Longhi @riproduzione riservata


Quinta vittoria consecutiva del Napoli, tre su tre in campionato, segnando sempre tre gol alle avversarie (davvero il numero perfetto). Ci sarebbero tutti i presupposti per incensare questo Napoli a punteggio pieno insieme a Juve e Inter. Invece, la gara di Bologna ha lasciato qualche perplessità, lo 0-3 finale sembra un risultato perentorio, ma non è stato tutto perfetto. Soprattutto nella prima frazione, gli azzurri davano la sensazione di essersi imborghesiti, mancava il possesso palla, si soffrivano le avanzate felsinee e c’è voluto un grande Reina, sulla bella punizione di Verdi, per non ritrovarsi sotto nel punteggio. Raramente gli azzurri si rendevano pericolosi dalle parti di Mirante, il Napoli appariva scarico e imballato. Nella ripresa, i minuti iniziali, avevano dato solo l’illusione di una squadra partenopea più pimpante e determinata a vincere, perché a sfiorare il gol sono stati sempre i padroni di casa con Destro, anche in questo caso si è reso necessario un grande intervento di Reina, che ha risposto alla grande alle critiche mossegli dai suoi detrattori.

Ci si avvicinava al 70′ quando Insigne, con un servizio di rara bellezza e precisione, ha imbeccato Callejon, che con il suo solito movimento alle spalle dell’avversario, ha trafitto Mirante di testa. Entrambi erano stati un po’ in ombra fino a quel momento ma è bastato un secondo perché mostrassero le loro qualità. Da campione l’assist di Insigne, così come il movimento senza palla e il colpo di Callejon. Dopo il vantaggio azzurro, è come se fosse iniziata un’altra partita e sono arrivate anche le reti di Mertens e Zielinski. Già tre gol in cinque partite per Ciro, diciamo che ha iniziato da dove aveva lasciato, mentre il polacco, al suo secondo centro consecutivo in campionato, merita di giocare. Quando ha messo piede in campo, al posto di un impalpabile Hamsik, la manovra ha iniziato ad avere una maggiore scioltezza, ormai si è capito, in questo periodo, il capitano non è molto tonico, è bene che sieda in panchina in attesa della sua forma migliore. Uno come Zielinski, tra l’altro, merita di giocare, perché ha gamba, tempi di inserimento e giocata.

Avere una rosa ampia è importante perché, con un Jorginho non molto in palla, si può inserire Diawara e ne beneficia tutta la squadra, l’intoccabile sembra essere Allan che, anche al Dall’Ara, ha fornito una prestazione sontuosa. E c’è sempre un Rog scalpitante in panchina, segno che il centrocampo è uno dei punti di forza di questa squadra, che poi vanta anche un attacco prolifico, non male l’attuale bottino di tredici gol segnati in cinque partite. Rispetto alle altre due partite di campionato, a Bologna è rimasta anche la porta inviolata, ci sarebbero tutti i motivi per sorridere, ma questo non è il solito Napoli. Tutti metterebbero la firma per essere meno belli ma vincenti, però, ci si domanda se questa squadra riuscirà a snaturarsi così tanto dopo due anni di grande calcio. Per il momento, stanno arrivando le vittorie perché si è nettamente più forti delle avversarie ma, negli scontri diretti (quelli decisivi ai fini dei verdetti finali), serve un Napoli più convinto e autorevole.

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Giornalista pubblicista e' uno dei fondatori di www.footballweb.it

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