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servizio di Vincenzo Capretto @ riproduzione riservata
Il Napoli in scioltezza e con apparente facilità batte con un secco 3-0 il Parma arrivando in grande condizione al match clou di sabato contro la Vecchia Signora.
Ancelotti ancora una volta mischia le carte presentando una squadra con nove undicesimi diversa dalla vittoriosa trasferta di domenica a Torino.
I partenopei partono forte è al 3’ è già vantaggio, Ruiz per Milik che centra per Insigne che da due passi insacca. Gli azzurri continuano a fare l’incontro ed a pressare a tutto campo con belle giocate e ficcanti. Al 20’ Zielinski si ritrova a tu per tu con Sepe ma incredibilmente il polacco spara alto sopra la traversa. Al 31’ è Insigne che colpisce un clamoroso palo a Sepe battuto. Il Napoli continua ad attaccare e sfiora il raddoppio ancora con Milik e nel finale di tempo con Rui.
Il secondo tempo parte come il primo, al 47’ Insigne lancia Milik che fulmina Sepe per il raddoppio azzurro. Il Napoli continua a sciorinare un calcio godibile arrivando nel finale anche al tris ancora con Milik che appoggia in rete un tiro-cross di Verdi.

Il Napoli così come domenica scorsa contro il Torino parte a mille pressando e attaccando gli avversari a tutto campo. In certi momenti e forse è l’unica pecca del primo tempo è che gli azzurri sembrano specchiarsi troppo mancando di quel pizzico di praticità che a volte servirebbe e che diventa fondamentale in certe partite.
Nella ripresa il Napoli senza strafare gestisce la partita a piacimento e quello che si nota è una squadra convinta dei propri mezzi e maledettamente affamata. Al momento il modulo più congeniale resta il 442 con difesa alta, un modulo che porta gli azzurri ad esprimersi con disinvoltura e grande senso di equilibrio. Bel Napoli stasera nonostante i tanti cambi, ottima la condizione e buona la scia di vittorie con un attacco ritrovato e una difesa calibrata. Il Napoli si diverte e fa divertire. Non possiamo non spendere qualche parola per Mister Ancelotti, quale allenatore dopo una vittoria bella e convincente come quella di Torino il successivo match cambia nove giocatori?! La risposta è semplice e lampante, un top-player della panchina. Nessuno si aspettava dopo sei giornate e con un calendario così difficile un Napoli secondo a meno tre dalla corazzata Juve e soprattutto un Napoli così già diverso ma nel contempo entusiasmante e convincente rispetto al Napoli di Sarri.
Tutti ampiamente sufficiente ma la palma del migliore è da condividere tra Insigne e Milik.
Sabato arriva la madre delle partite per.il Napoli ed i napoletani, gli azzurri non hanno nulla da perdere nonostante ora dopo sei giornate qualcuno parli di scontro scudetto quando fino ad un mese fa la vera antagonista dei bianco-neri, semmai ce ne fosse una, era un’altra squadra sempre a strisce. A prescindere la fede ci auguriamo che questo campionato non finisca già a Dicembre sarebbe deleterio per l’intero sistema calcistico italiano. In settimana qualcuno si è lamentato che in Europa vincono sempre le stesse squadre a causa della sempre più ampia differenza in termini di fatturato.
Peccato che la stessa persona non noti la stessa cosa in Italia.
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