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Nella semifinale di andata dell’Europa League il Napoli pareggia 1 a 1 con gli ucraini del Dnipro. Gli azzurri dopo essere passati in vantaggio nel secondo tempo con un colpo di testa di David Lopez su calcio d’angolo, hanno la possibilità di legittimare il vantaggio in più di una occasione con Higuain che per ben tre volte si trova a concludere davanti al portiere ucraino che in serata di grazia sfodera tutte le sue doti (anche quelle nascoste) per vanificare i tentativi dell’attaccante argentino, all’occorrenza vengono utilizzati tacchi stinchi e polpacci tutto va bene pur di non consentire il raddoppio dei partenopei. Poi nell’unica sortita offensiva degli ospiti con un traversone dalla fascia destra si ritrovano in evidente posizione di fuorigioco ben due attaccanti ucraini, uno di questi il neoentrato Selezynov da solo davanti Andujar mette in rete con portiere e difensori che aspettano solo di vedere da un momento all’altro la bandierina del guardalinee alzarsi, ma tutto ciò non avviene e l’arbitro convalida una rete palesemente irregolare. Chi pensava che episodi simili fossero circoscritti solo al nostro campionato, deve ricredersi e rivalutare i nostri direttori di gara, peccato che in incontri di questa rilevanza che sono in grado di pregiudicare per un club un intera annata con i suoi investimenti e le sue progettualità per il futuro, siano determinati da errori grossolani di tal portata e che le massime isituzioni di questo sport non avvertano ancora la necessità di avvalersi di semplici strumenti tecnologici ( oramai alla portata anche dei bambini ) per non falsare i risultati. Se il risultato di questa sera risulterà determinante per la qualificazione non assisteremo alla eliminazione del Napoli ma più semplicimente alla sconfitta dei vertici delle istituzioni europee di questo sport.
Gianni Pagnozzi
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