Milan, tutte le domeniche un film in loop

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Un mese. Tanto è passato dall’ultima vittoria rossonera in campionato, ovvero da quel gol di Cutrone al 93′ contro la Roma alla terza giornata. Sono ormai tre i pareggi consecutivi per il Milan e due di questi, sono arrivati dopo una situazione di vantaggio. Come appunto ieri sera, con Caputo che su rigore ha agguantato il Milan al Castellani di Empoli.
I dati, infatti, riflettono perfettamente l’andamento della squadra di Gattuso: 7 gol degli 8 subiti in campionato sono infatti arrivati nella seconda frazione di gioco. Questo ricalca in modo deciso quanto stiamo vedendo ogni domenica, ovvero che il Milan inizia bene, domina, segna…e poi si spegne, come se si accontentasse. Questo aspetto mentale è decisamente da migliorare, perché le partite non si vincono con un gol. Soprattutto se poi concedi sempre l’opportunità di farlo anche al tuo avversario. Il Milan, infatti, se andiamo a vedere le occasioni concesse in rapporto ai gol subiti, hanno una percentuale altissima. Ciò sta a significare che ogni qual volta che la squadra rossonera stacca la spina, viene sempre punito. Solo una volta, infatti, è stato graziato in tale momento di caos. Ovvero a Cagliari, quando solo il palo ha salvato il Milan dall’andare sotto 2-0, per poi fortunatamente recuperare la partita. Quella in Sardegna è stata anche l’unica partita dove ad andare sotto per primo è stato il Milan e anche li, se andiamo avedere le occasioni create, i rossoneri avrebbero meritato di vincere la partita.

Ecco il punto. Il Milan gioca bene e quando mette palla a terra gioca a calcio. Il problema è che ogni qualvolta passa in vantaggio è come se si accontentasse e inizia giocare a più tocchi e con meno intensità. E’ un aspetto psicologico che alla lunga può portare a risultati ben peggiori di tre pareggi consecutivi. Come la sconfitta col Benevento di un anno fa, giusto per fare un esempio. E se ogni partita del Milan sembra un film in loop ogni domenica, la frase finale di questo articolo è anch’essa sempre la stessa: i giocatori ci sono, il gioco anche…non resta che migliorare l’aspetto psicologico e chiudere le partite quando ce n’è l’occasione. Solo cosi, infatti, questo Milan può migliorare.