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Servizio di Valerio Lauri ©riproduzione riservata
Un paio di accordi e ti raddrizzo una serata stonata. Carlos Bacca si riprende il Milan, dopo l’esclusione iniziale a favore di Lapadula, e manda un chiaro messaggio a Montella. A farne le spese è una Sampdoria brava e sfortunata, che impatta contro i pali e i gol annullati (giustamente e non). Il Milan di questi tempi difficilmente potrà fare a meno del colombiano, che spesso si perde nel barocco, ma risulta determinante con le sue zampate decisive. Quello di ieri a Marassi è stato il quarto sigillo in quattro gare di Bacca. Meglio persino di Icardi e Higuain. Resta l’amarezza doriana per gli uomini di Giampaolo, che subiscono la seconda beffa delle ultime due giornate, dopo quella patita allo scadere con la Roma.
FATTORE CAMPO – Il terreno di gioco del Ferraris non ha mai brillato per consistenza, ma la partita di ieri si è giocata su un campo oggettivamente non all’altezza della Serie A. Paradossale che, nel 2016, a Genova non si sia in grado di arginare un problema che si ripropone costantemente, ogni qual volta due gocce si infiltrano nelle zolle. Siamo lontani anni luce dagli stadi inglesi anche da questo punto di vista, ma non è certo una novità. Ad ogni modo, le insidie del terreno giocano un ruolo importante nello sviluppo del match. Chiedere al povero Donnarumma, sul quale i compagni scaricano ogni disimpegno difensivo: il giovanissimo talento risponde come può, senza avere nemmeno tante colpe. Tanto poi, quando si tratta di farsi perdonare, ci riesce benissimo. Il portiere napoletano è un fenomeno come pochi. Dopo una decina di minuti, vola a deviare in angolo un tiro di Torreira tanto improvviso quanto insidioso. A lui anche l’onere di mettere la mano santa sul tiro di Barreto da buona posizione, ma soprattutto sul colpo da biliardo di Muriel che dirotta sul palo. Quando non riesce ad inventarsi il miracolo, ci pensano Irrati e i suoi assistenti. Era infatti regolare la rete di Torreira, su cui, oltre a non esserci il tocco di Barreto, non c’era nemmeno posizione irregolare del centrocampista e di Muriel.
FATTORE COLOMBIA – I colombiani a confronto nella gara tra Samp e Milan hanno di fatto spostato gli equilibri. Il Milan ha sofferto la velocità, l’intraprendenza e il buon momento di forma di Luis Muriel. L’attaccante, messo in dubbio nello scorso campionato, è l’arma in più dei doriani, che non sfigurano in fase offensiva. Scende a prendere palla, scambia e poi parte. Serve assist, punta pali e solo Donnarumma ed un po’ di sfortuna gli nega la gioia del gol. Stessa fortuna capitata a Bacca, che ha però il merito di essere il man of the match. La rabbia agonistica che ci mette ‘El peluca’, subentrando a Lapadula a una mezz’ora scarsa dalla fine, cozza con l’ultima prestazione incolore con l’Udinese. Tuttavia, dopo il palo colpito con un’azione delle sue, si prende le copertine dei giornali facendosi trovare pronto sull’invito di Suso e affettando il pallone con l’esterno all’angolino che regala i tre punti ai suoi. Montella dovrà tenerne conto.
NOTE STONATE – La panchina ha fatto bene a Bacca, ma potrebbe servire anche ad altri. Bonaventura in primis, che negli ultimi tempi appare piuttosto appannato. Qualcuno ha paventato l’ipotesi che le sue prestazioni sotto tono siano legate ad un rinnovo con aumento che tarda ad arrivare. D’altronde Raiola, il suo agente, è garanzia in quanto a “giochetti” di questo tipo. A non beneficiarne è certamente il Milan, che avrebbe bisogno della sua qualità in mediana. Mediana dove Montolivo non riesce a governare come dovrebbe, facendosi notare solo per qualche buon tiro sparacchiato e qualche lancio ben centrato. Anche Sosa non brilla, tant’è che Montella sceglie nel secondo tempo di dare spazio al giovane Locatelli. Il guaio, per il giovanissimo, è che viene chiamato in causa sempre in situazioni non propriamente semplici.
NOTE LIETE – L’orchestra di Montella ha ancora qualche accordo da mettere a posto, ma lo spartito fa registrare qualche buona melodia. Oltre a Donnarumma e Bacca, è facile notare l’intesa difensiva tra Paletta e Romagnoli, che disputano una gara tutto sommato attenta e senza troppe sbavature. Si inserisce bene nello schema anche Lapadula, che intepreta bene il ruolo del nove, pur non dando ancora quel cambio di passo che servirebbe. Le occasioni che gli si presentano non vengono sfruttate appieno, ma avrà tempo per farsi perdonare. Se Niang non eccelle e viene ben controllato, Suso continua ad essere uno dei migliori. Lo spagnolo ci mette impegno, le sue conclusioni sono sempre pericolose, anche se talvolta s’innamora troppo dello strumento (il pallone ndr). E’ un difetto che, tutto sommato, gli si può perdonare, perchè l’assist al quale Bacca aggancia l’assolo decisivo è suo.
La vittoria torna a rasserenare Milanello e Montella sorride. I tre punti non possono che far felice l’aeroplanino, al quale sarà demandato il compito di dare maggiore corpo alle prossime vittorie. La gara con la Samp era un ostacolo non da poco, ma quelli che verranno non saranno da meno. Lazio e Fiorentina all’orizzonte ricordano a Vincenzino che, quando si allena il Milan, non si può star mai veramente tranquilli.
Twitter: @Val_CohenLauri
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