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Servizio di Luca Alvieri @riproduzione riservata
Dopo l’arrivo di Nikola Kalinic, presentato stamattina nell’ormai consueta diretta Facebook, il Milan ha chiuso un cerchio esatto di 11 nuovi acquisti, che se messi in campo, potrebbero fare squadra da soli. Fassone e Mirabelli hanno avuto il loro bel da fare per migliorare, tutto in una sessione, una rosa ormai arrugginita durante gli anni bui di questo glorioso club che, dopo quanto è stato speso, si spera possano essere finalmente terminati. E guardando i numeri, almeno per ora, sembra essere davvero cosi: 4 partite ufficiali, 12 gol fatti e 0 subiti. Gli avversari non sono stati chi sa quale squadrone, bisogna dirlo, ma quanto visto in campo fa ben sperare e sognare i tifosi rossoneri, che da quel podio, mancano ormai da 4 anni. Proprio come gli anni che dividono, ovviamente, il “diavolo” dall’Europa. Europa che sarà formalizzata solo dopo i 90 minuti del ritorno contro lo Shkendija, anche se il risultato dell’andata, lo rende una semplice formalità.
Insomma, la nuova proprietà, con a capo Yonghong Li, aveva giurato garanzie, proprio come Berlusconi le aveva promesse al momento della vendita, e le ha mantenute. Come? Mettendo a disposizione i capitali giusti per andare a costruire quella che nel corso degli anni tornerà ad essere una squadra vincente. Certo, questo lo dirà il campo, ma mettendo insieme i nuovi arrivi sul rettangolo verde, trascurando i vari Donnarumma, Romagnoli, Suso e Bonaventura, ne esce davvero qualcosa di bello.
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