14 Marzo 2025
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Mariglianese-Portici 0-0. Ne parliamo con Aldo Papa (allenatore – Mariglianese)

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Servizio di Maurizio Longhi – Vice Direttore FBW @riproduzione riservata


Quello della Mariglianese è un campo difficile da violare, anche le corazzate ci lasciano punti importanti. Successe l’anno scorso al FC Sorrento che pareggiò 3-3, aver perso quei punti si rivelò sanguinoso per i costieri visto che, a poche giornate dalla fine, abbandonarono la vetta del girone disarcionati dal Città di Nocera senza più riuscire a ghermirlo. Dopo aver affrontato un’avversaria di serie D e due di Promozione, il Portici ha affrontato una pari grado, anche se, ai nastri di partenza, professano obiettivi totalmente diversi. La Mariglianese vuole mantenere la categoria senza patemi d’animo, mentre il Portici aspira ad abbandonare l’Eccellenza e approdare in serie D. Probabilmente, giocheranno in due gironi diversi, però, quello di questa mattina è stato un test molto attendibile perché la compagine allenata da mister Papa, magari avrà lo stesso valore, se non superiore, di molte avversarie che il Portici si ritroverà ad affrontare durante il campionato. Che sia stato un match più complicato rispetto agli ultimi due, lo si evince anche dal risultato, 0-0, con la squadra che non è riuscita ad andare in gol a differenza delle ultime tre uscite ma c’è anche da dire che la porta è rimasta inviolata. Volendo saperne di più sullo sviluppo di questa amichevole, abbiamo contattato l’allenatore della Mariglianese, Aldo Papa, il quale, anche per l’esperienza dello scorso anno, sa cosa significa affrontare squadre di Eccellenza molto forti. Non a caso si è ritrovato di fronte due autentiche corazzate come Città di Nocera e FC Sorrento che hanno disputato un campionato a parte, sicuramente ascoltare le sue impressioni può fornire spunti interessanti che saranno oggetto di commenti e riflessioni.

LA PARTITA – “E’ stata tirata, dura, giocata bene da entrambe le formazioni e condizionata sia da un po’ di stanchezza che dal gran caldo. La mia squadra è stata molto attiva e pimpante nella prima mezz’ora, dove ha giocato con grande organizzazione, palla a terra, con buone ripartenze e cambi di gioco anche se non potevamo contare su due elementi per noi molto importanti come Andres e Falco. Poi, rispetto al Portici, siamo una squadra diversa, puntiamo molto sui giovani, mentre gli azzurri hanno una maggiore qualità in campo vantando giocatori di esperienza che hanno vinto i campionati e possono farlo ancora alla luce del loro potenziale. Noi avevamo un tempo nelle gambe, poi siamo calati ma le due squadre si sono affrontate a viso aperto, con grande impegno, dando vita ad un test vero e vibrante, sicuramente sia per me che per mister Borrelli sono emersi spunti importanti su cui lavorare in vista dell’inizio del campionato”.

IL PORTICI – “Credo che sia una delle squadre con un maggior tasso qualitativo distribuito in tutti i reparti. Difficile fare nomi perché sicuramente non è possibile citarli tutti ma penso a Follera in difesa, Olivieri a centrocampo, Manzo e Incoronato in attacco, sono giocatori che fanno la differenza e che risultano indispensabili per gli equilibri di squadra. Ma il Portici può permettersi di avere anche alternative di un certo spessore, quindi, ha tutte le caratteristiche per puntare in alto. Adesso, come è giusto che sia, non tutti sono al top della condizione e, con tutte queste amichevoli ravvicinate, si sente anche il bisogno di tirare il fiato ma questo è il momento del sacrificio perché si accumulano riserve di energia per l’intera stagione”.

COMPETITIVO PER VINCERE – “Il Portici lo è sicuramente, sulla carta non ha proprio quel potenziale mostruoso di Città di Nocera e FC Sorrento che lo scorso anno viaggiavano ad una velocità supersonica rispetto a tutte le altre, ma c’è forza e compattezza in questa squadra che sicuramente dirà la sua per il primo posto. Indubbiamente lotterà per sbaragliare la concorrenza ma, come il calcio ci insegna, un conto sono le previsioni, poi il giudice supremo è il campo e, sul rettangolo di gioco, specialmente nel lungo periodo, incidono tanti fattori. C’è la componente fortuna che non deve mai mancare, non solo per vincere le partite rognose ma anche per non avere giocatori indisponibili in periodi delicati, quando i punti hanno una importanza maggiore. Poi è prioritaria anche la questione legata agli under, che devono mostrarsi all’altezza delle ambizioni di una squadra e, ritornando alla sfera della fortuna, quando un’annata è propizia lo si vede anche se, grazie a qualche episodio, si vincono partite senza meritarlo. Ci sono gare in cui si spera che salga in cattedra il singolo e, con i giocatori che ha a disposizione, il Portici può pescare l’asso da un momento all’altro”.

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Giornalista pubblicista e' uno dei fondatori di www.footballweb.it

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