17 Marzo 2025
  • www.footballweb.it e’ una testata giornalistica
  • registrata presso il Tribunale di Napoli Nord –
  • Numero registrazione 22 cronologico 4288/2016.
  • Editore: Gianni Pagnozzi;
  • Direttore Responsabile: Michele Pisani

Maledizione, Luiz Adriano non è mai stato il ‘9’ adatto al Milan

Views: 0

lauriServizio di Valerio Lauri @RIPRODUZIONE RISERVATA


Luiz Adriano va in Cina. Qualora fosse mai veramente arrivato, l’ipertricotico jolly d’attacco, proveniente dallo Shaktar e pagato 8 milioni, lascia la truppa di Mihajlovic dopo solo mezzo campionato. Dicono che scegliere la 9 rossonera l’ha travolto nella maledizione che, ormai, affligge questo numero di maglia dal dopo-Inzaghi. Così come fu per Torres e Destro, il suo primo gol è arrivato contro l’Empoli e l’ha condannato all’addio nella sessione di mercato successiva. Il sottoscritto si permette di dissentire, Luiz Adriano non ha mai avuto le caratteristiche del numero che gli è stato affidato. E il risultato è stato che rimarrà nella storia rossonera tanto quanto Kluivert, tanto per dirne uno.

Cabala a parte, Luiz a Milano è durato il tempo di un paio di gol e un paio di selfie coi compagni. Il magro bottino di 18 presenze condite da sole 3 reti è un carnet che poco si addice a un attaccante. Più nello specifico, l’ex Shaktar non è mai esploso nello scacchiere tattico di Mihajlovic. Non è mancata certo la buona volontà, ma il brasiliano ha confermato di essere un giocatore fumoso e inconcludente, che gira spesso a vuoto e lontano dalla porta. Senza ombra di dubbio, la confusione di Sinisa nel cambiare continuamente schemi e stili di gioco, senza mai fornirne veramente uno, ha contribuito alla non esaltante resa. Nel 4-3-1-2 proposto a inizio stagione, Luiz Adriano ha mostrato una buona intesa con Bacca e ha fatto sperare in un tandem prolifico. Speranza vana, perchè il meccanismo si è inceppato presto. Colpa anche e soprattutto di un centrocampo poco adatto a fornire palle giocabili agli avanti rossoneri. Bacca, però, ha dimostrato maggiore duttilità (e maggiore tasso tecnico) del brasiliano.

Ovviamente, ha avuto la sua parte nell’addio di Luiz Adriano anche il fattore economico. A Galliani non è sembrato vero di poter realizzare una plusvalenza economica di almeno 5 milioni di euro su un giocatore 29enne, che non ha nemmeno reso al meglio. E così, il condor, ha colto la palla al balzo per mettere da parte un tesoretto di 13-14 milioni. Il destino di questo tesoretto non ci è ancora dato sapere.

Nei convulsi giorni di mercato, in cui i nomi si rincorrono ma non s’acciuffano mai, appare azzardato fare ipotesi. Certo è che, se si vuole davvero puntare ancora sui recuperi di Balotelli e Menez, con Bacca e Niang confermati e con Honda e Cerci ancora in bilico, il reparto su cui investire non è di certo l’attacco. Rischia di diventare ridondante, ma la necessità primaria è un centrocampista che dia qualità alla linea mediana. Il profilo più attinente è sempre quello di Ever Banega, metronomo del Siviglia. Meno adeguati Fellaini del Manchester United (più fisico che tecnica) e Witsel (più mezzala che mediano). Volendo, si potrebbe anche intervenire in difesa. Punto fermo Romagnoli (almeno finchè ci sarà Mihajlovic), Alex ha dimostrato di saper fornire ancora prestazioni di buon livello, ma l’età si fa sentire e la tenuta fisica è altalenante. Rodrigo Ely, peraltro infortunatosi negli ultimi giorni, a malapena un buon rincalzo. Mexes, ma soprattutto Zapata, sono sempre sul piede di partenza, causa le scadenti performance, eppure restano in rosa.
A Galliani, dunque, l’arduo compito di far sì che l’affare Luiz Adriano non resti soltanto un disavanzo economico rilevante in termini di bilancio. Perchè, quando la squadra sarà ancora una volta fuori dall’Europa, l’unico bilancio di cui si terrà conto saranno le scelte dell’ad rossonero. E, al momento, per quanto riguarda quelle, i conti sono in rosso.

Twitter: @Val_CohenLauri

About Valerio Lauri 761 Articoli
Nato nella Nola di Giordano Bruno e cresciuto a pane e calcio. Amante della parola scritta, evasione dalle indigestioni di matematica e informatica universitarie. Appassionato di musica a 360 gradi e lettura, nostalgico ma teso alle novità.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.