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Servizio di Luca Alvieri @riproduzione riservata
Che Giuseppe Rossi sia un talento si sa, ma purtroppo non lo si è mai apprezzato ed ammirato fino in fondo. La sua stella nasce molto prematura e in un cielo davvero troppo grande, a soli 17 anni il Manchester United lo acquista dalle giovanili del Parma, dove vi era da ben 4 anni. Nella sua breve ma intensa carriera nelle file dei Red Evils, “Pepito”, cosi soprannominato da Enzo Bearzot per la sua somiglianza calcistica a Paolo Rossi, detto appunto “Pablito”, mette a segno una sola rete, ma esordisce in Champions a soli 18 anni. Poco insomma per definirlo un talento, ma ancora meno per notare le sue capacità. L’anno della svolta è il 2007,dove torna in prestito nella sua Parma e mette a segno ben 9 gol in 19 presenze. Grazie proprio a quella esperienza italiana, il Villareal lo porta in Spagna, facendogli fare il salto di qualità.
Con i sottomarini gialli Giuseppe Rossi segna 54 reti in 136 presenze, suddivise però, in 6 stagioni. Ed è proprio qui, in queste statistiche, che si rispecchia il peggior momento calcistico della sua carriera. Solo nella prima stagione spagnola, Pepito, ha rimediato una rottura del legamento del crociato anteriore ed una distorsione alla caviglia, che lo tengono complessivamente lontano dai campi per circa 2 mesi….e da li, un lungo calvario, che segnerà la carriera dell’astro nascente, trasformandolo in stella cadente. Però c’è stato chi ha creduto ancora in lui, la Fiorentina, che acquista Giuseppe Rossi per 16 mln, tanti per uno “rotto” come lo definivano i più cattivi tabloid. Nella viola, sembra rinascere, ma un nuovo infortunio lo tiene fuori per ben 4 mesi…e al suo rientro, non c’è più posto. Da li è partita la giostra del suo cartellino, con il prestito al Levante, dove mette a segno 6 reti e ora vicino di nuovo al prestito in Spagna, Celta Vigo su tutte. Come detto, purtroppo, è una stella che non ha mai brillato con tutta la sua luce…ma non per colpa sua. Forza Pepito.
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