14 Marzo 2025
  • www.footballweb.it e’ una testata giornalistica
  • registrata presso il Tribunale di Napoli Nord –
  • Numero registrazione 22 cronologico 4288/2016.
  • Editore: Gianni Pagnozzi;
  • Direttore Responsabile: Michele Pisani

Le ragioni di un fallimento

Views: 2

 

 

 

gianni pagnozzi servizio di Gianni Pagnozzi@riproduzione riservata

 

Doveva essere la partita della conquista della qualificazione Champions, la partita del riscatto, la partita perfetta, e a ben pensare è stata proprio la partita perfetta, quella che ha condensato in soli 90 minuti tutti i pregi e i difetti del Napoli di Benitez. Ora più di qualcuno, in preda ancora alla cocente delusione, obietterà che di pregi ieri sera contro la Lazio ne ha visti ben pochi ed ha ragione e che comunque i difetti sono molto più evidenti e determinanti. Pur concordando in parte con questa visione preferirei analizzare la causa scatenante di questo fallimento sportivo, il palese limite caratteriale di questa squadra, che a mio giudizio ha contribuito più di ogni altra ragione per un risultato in classifica assolutamente deludente per quelle che erano state le promesse societarie della vigilia.

La fragilità nervosa della squadra azzurra è stata una costante per tutta la stagione, si è manifestata in tutti gli elementi della rosa dal portiere fino all’ultimo della panchina, sembrerà assurdo ma se si scorrono i nomi di tutta la squadra ci si accorgerà che ognuno di questi è stato protagonista di almeno un episodio eclatante a volte addirittura imbarazzante, che ha pesato in maniera determinante sul risultato di un incontro, fino a far nascere dei veri e propri casi settimanali con contorno di chiacchiere e polemiche e penso ai vari Rafael Insigne Koulybaly Inler Hamsik Jorginho Ghoulham ed ora Higuain. Determinare le ragioni o le responsabilità di una tale incapacità a tener testa alle pressioni emotive che si affrontano durante una partita, non è cosa semplice anche se si è tentati ad affermare che quello è il compito dello staff tecnico addetto alla preparazione, e sarà pur vero, ma le cause che scatenano l’insicurezza in un indiscusso campione quando si trova a battere un rigore decisivo, forse sono da ricercare anche all’esterno del rettangolo di gioco e in molti casi non ci sono date a sapere, ma quello a cui abbiamo assistito quest’anno penso che rimarrà nelle pagine nere della storia di questa squadra. Il destino ha provato in tutti i modi a porre rimedio alle scelleratezze di questa compagine ed ha fornito in più di un occasione l’opportunità per porre un rimedio, ma niente da fare quando sembrava che ci si potesse rialzare e recuperare ecco subito arrivare un altro errore madornale e via di nuovo in purgatorio, alla fine pure la buona sorte si è rotta le scatole di aiutarci abbandonandoci al nostro triste destino.

Non ricordo negli ultimi 40 anni un altro Napoli dall’indole cosi marcatamente masochistica come quello di questa stagione, forse solo quello del mancato scudetto dell’88 lo batte, e le ragioni in quel caso anche pur se molto gravi si vennero subito a conoscere, determinando una delle più clamorose epurazioni di massa nella storia di questa società, penso che oggi siamo sulla stessa strada almeno per quanto riguarderà le epurazioni di massa.

Un peccato perché l’organico anche se con alcune lacune a centrocampo e in difesa, a mio avviso era competitivo con tutte le squadre che lo hanno preceduto ad eccezion fatta per la Juve, ed adesso c’è il rischio concreto che si debba ricominciare da zero con l’evidente ridimensionamento economico che la mancata qualificazione alla massima competizione europea comporterà.

La società dovrà fare i conti con il suo fallimento progettuale e porci rimedio, non sarà facile ma nemmeno impossibile, il primo tassello sarà sostituire Benitez che rinnegato da buona parte della tifoseria, l’anno prossimo  è stato chiamato a sedersi su una delle più prestigiose panchine del mondo quella del Real Madrid e scusate se è poco. Per un De Laurentis  abbandonato dal favore dei risultati il lavoro si complica notevolmente, i programmi ed i progetti soltanto annunciati adesso inizieranno a pesare più che mai, ricorrere all’alibi del flair play finanziario sui mancati investimenti, funzionerà sempre meno in una piazza che ora come ora è alla ricerca più di un capro espiatorio che di una risposta al fallimento. A noi tifosi ed osservatori resterà la passione per questa maglia e la speranza di ritornare a giocare per i vertici del campionato pur sapendo che non è semplice (chiedere a Milan e Inter).

 

About Gianni Pagnozzi 64 Articoli
Editore ed opinionista per 'Footballweb' in onda ogni venerdì su 645 del digitale terrestre

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.