14 Marzo 2025
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L’Aversa ridimensiona il Potenza: il pari rilancia i granata dopo la crisi

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Servizio di Stefano Sica @riproduzione riservata

Una larga porzione di sfrontatezza, una spruzzatina di cattiveria quanto basta e un tocco finale di qualità, senza la quale probabilmente la pietanza sarebbe venuta insapore e indigeribile. Al Bisceglia, un’Aversa Normanna da battaglia frena la corsa della capolista Potenza (0-0), arrivato in terra normanna a punteggio pieno e con la forza esplosiva di più di 600 tifosi al seguito. I granata come l’Inter ieri a Napoli, quindi. Capaci di interrompere la galoppata superba di un avversario che fino a quel momento aveva fatto strame di chiunque. E’ un pari che vale come un successo quello dei ragazzi di Antonio Marasco. Non solo per la forza oggettiva dei Leoni, ma soprattutto perché la sintesi mirabile di quelle proprietà caratteriali che, se ben amalgamate, riescono a colmare gap e ad abbattere barriere. Guai tuttavia a pensare che l’Aversa abbia fatto solo catenaccio. Al di là di una fase difensiva accorta e spietata, i granata si sono giocati la gara a viso aperto e senza timori reverenziali. Hanno saputo soffrire quando era il caso ma non hanno mai rinunciato a pungere con la fermezza dell’orgoglio. Il Potenza è piaciuto solo nella parte centrale del primo tempo, cedendo nella ripresa all’esuberanza normanna e ad una frenesia che è diventata man mano imprecisione e fiato corto.

SCELTE TATTICHE – Il tecnico granata Marasco va avanti sul solco del 4-4-2 e schiera dal primo minuto il neo acquisto Nicolao a sinistra spostando Sozio a destra e puntando nuovamente sulla coppia centrale Gala-Pezzella. In porta come sempre Maiellaro. In mediana ci vanno Moretta e Castaldi, con Ba Fabien posizionato a destra nel quadrifoglio offensivo e Ritieni a sinistra. Gaetano fa da supporto a De Filippo in avanti. Sull’altro versante, Franca e Siclari compongono il tandem d’attacco nel 3-5-2 di Nicola Ragno. Tanti napoletani al servizio della causa rossoblù: il ’97 Vincenzo Di Somma, difensore sbocciato nel Sorrento, fa il centrale con l’enfant prodige Ciro Panico (’99) quinto a sinistra. In regia c’è Gennaro Esposito.

INIZIO LENTO – Le prime battute del match non rapiscono gli astanti per brillantezza e spettacolo. Il Potenza tiene palla e prova a farla girare con autorità. I lucani hanno un discreto predominio territoriale ma l’Aversa dà sempre la sensazione di poter far male quando riparte. Di palle-gol non se ne vedono anche se un bel traversone di Ritieni potrebbe essere sfruttato meglio da Gaetano, che manca la stilettata vincente a pochi passi da Breza. Ci vogliono 20 minuti per vedere il Potenza più incisivo dalle parti di Maiellaro: Guaita sforna un cross dalla destra e il rasoterra sul lato opposto di Schischiano viene deviato dal numero uno granata in corner. Sulla battuta successiva il colpo di testa di Di Somma non trova la porta.

CRESCE IL POTENZA – L’improvvisa fuga in avanti rossoblù funge da sedativo per i normanni, più timorosi rispetto all’inizio. E per il Potenza saranno 10 minuti di aggressività e spettacolo, con diverse occasioni da rete create davanti a Maiellaro. Gli ospiti assediano l’Aversa e sono soprattutto Guaita e Siclari a salire in cattedra: il primo sfonda a piacimento a destra, il secondo è decisamente più tonico rispetto a Franca, il quale fa fatica ad inserirsi in un discorso di squadra e si vede. L’attaccante di Ragno, servito dall’ex Arzachena, chiama Maiellaro al miracolo con un prezioso tap-in dopo una precedente staffilata che aveva sorvolato la traversa.

DOPPIO ROSSO – Quando il gol sembra nell’aria, accade l’episodio che cambia totalmente il volto del match: Schisciano forse subisce dallo da De Filippo e, dopo aver perso palla, scalcia con una certa virulenza Sozio. L’arbitro, il viterbese Centi, lo ammonisce ma scatta una mini rissa in campo. Ne fanno le spese Bertolo e Pezzella, che si spintonano vistosamente e vengono espulsi senza alcuna clemenza. Una brutta tegola per il Potenza, frenato nel suo momento migliore dall’attimo di leggerezza del proprio centrale. Squadre in 10 e Ragno che corre ai ripari arretrando Guaita a destra in un nuovo 4-3-2. Marasco, invece, sposta Nicolao sul centrosinistra ancorandolo ad una difesa a tre comandata da Gala con Sozio al suo fianco e il sistema di delinea su un 3-4-1-1. Strategie tattiche che, in ogni caso, non aprono gli scenari a grosse sorprese: il Potenza cala infatti la propria intensità, mentre i normanni si fanno vivi con De Filippo che tenta un tiro a giro maldestro (palla alta) qualche minuto dopo aver costretto Breza all’uscita di petto in un break velenoso aperto da un lancio di Gaetano.

RABBIA AVERSA, FRENESIA ROSSOBLU’ – L’inizio della ripresa ricalca l’approccio del primo tempo. L’Aversa attende le mosse rossoblù ma è sempre pronta a colpire a campo aperto. La manovra del Potenza è asfittica e poco pulita. Varriale rileva De Filippo dopo un altro sganciamento di testa di Di Somma su corner (pallone a lato). E’ la prima fiammata lucana dopo un quarto d’ora. Tuttavia la reazione granata è immediata e passa attraverso una sassata di Gaetano che fa tremare Breza (attento nella circostanza). Insomma, se stuzzicata l’Aversa non sta a guardare, replicando con fierezza ad ogni azione di disturbo. E questo avviene anche quando la botta di Varriale sfiora il palo appena dopo una punizione alta di Franca. Il Potenza cerca di sveltire le proprie trame, ma va a sbattere sistematicamente contro il muro granata. Nei rossoblù c’è frenesia e la gestione delle iniziative offensive è spesso sbagliata oltre che accompagnata da parecchia imprecisione nei disimpegni più elementari. Una spinta decisa prova a darla il baby Panico, prodotto del Team Napoli Soccer di Italo Farinella: le sue discese sulla fascia sono gustose da vedere. Piede caldo e grande visione di gioco, il terzino partenopeo non smarrisce mai lucidità e precisione. Ci prova il neo entrato Coccia con un rasoterra ben parato da Maiellaro, risponde Gaetano con un tiraccio che però non sorprende Breza. Ragno avvicenda Esposito con Guadalupi ma la svolta non c’è. Solo intorno alla mezz’ora il Potenza confeziona la chance più stuzzicante della ripresa, quando Franca con un inserimento di testa colpisce in pieno la traversa su angolo di Guadalupi, col pallone che sbatte sulla linea e poi scappa via impazzito. E’ il segnale che ci vorrà solo un colpo di fortuna per passare. E per i normanni è la scossa che ne aumenta psicologicamente vigilanza e concentrazione. I lucani provano la soluzione dei traversoni dalla trequarti, ma Maiellaro è sempre maestoso nelle uscite. Non c’è tranquillità di pensiero nei giocatori rossoblù, che forzano le giocate e non trovano sbocchi. Entra Giordano per Ritieni nella squadra di Marasco e l’approccio dell’esterno classe 2000 è devastante per fame e cattiveria. Un’altra punizione poderosa di Franca non crea grattacapi a Maiellaro e gli otto minuti di recupero, più che creare ansie ai granata, elevano la frustrazione dei rossoblù, che proprio non ne hanno più in freschezza e serenità.

ORA IL CERIGNOLA – A 150 chilometri di distanza, l’Audace Cerignola vince in rimonta sulla Turris e ringrazia. Buona la prima per Enzo Feola, che può festeggiare il suo debutto in panchina. E domenica al Bisceglia approderanno proprio i gialloblù in un’altra sfida tutta da gustare. Ma, c’è da giurarci, la par condicio non sarà per i granata un ritornello intriso di banalità. Bensì un principio a cui non derogare. E’ cambiato tanto in sette giorni nella mentalità e nell’autostima di questo gruppo a cui Marasco pare aver trasmesso messaggi positivi, in chiave tattica oltre che comportamentale. I pugliesi sono avvisati.

 

AVERSA NORMANNA (4-4-2): Maiellaro; Sozio, Gala, Pezzella, Nicolao; Moretta, Ba Fabien (15’ st Guillari), Castaldi (10’ st Di Prisco), Gaetano; De Filippo (20’ st De Muto), Ritieni (40’ st Giordano). A disp.: Granata, Marsicano, De Muto, Corsale, Marzano. All. Marasco

POTENZA (3-5-2): Breza; Di Somma, Sicignano, Bertolo, Guaita (16’ st Coccia), Diop, Esposito (24’ st Guadalupi), Panico, Schisciano (16’ st Russo), Siclari (38’ st Di Senso), Franca. A disp.: Mazzoleni, Ungaro, Lionetti, Bonabitacola, Briuhov. All. Ragno

ARBITRO: Matteo Centi di Viterbo (Marco Dentico di Bari/Emanuele Musumeci di Ciampino).

NOTE: Spettatori 1000 circa con oltre 600 tifosi ospiti. Espulsi: 33’ pt Pezzella (AN) e Bertolo (P) per reciproche scorrettezze; 29’ st Antonio Marasco (allenatore Aversa Normanna) per proteste. Recupero 1’ pt, 8’ st

 

 

 

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Giornalista pubblicista e' uno dei fondatori di Footballweb

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