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Sono passati 7 anni dalla notte di Manchester. La Roma subì un sonoro 7-1 dallo United e l’eco di quella debacle è ancora doloroso in fondo all’anima dei tifosi giallorossi. Questa sera, però, gli stessi tifosi hanno dovuto subire la stessa umiliazione, forse anche maggiore, poichè avvenuta all’Olimpico.
Trentacinque minuti sono bastati al Bayern di Pep Guardiola per demolire le certezze di Totti e compagni. Trentacinque minuti in cui la Roma ha assistito inerme e intontita a cinque reti dei bavaresi, che hanno infierito senza pietà.
Garcia ha provato a fronteggiare la corazzata tedesca ad armi pari. Ci ha provato, appunto, e, dati alla mano, ha clamorosamente fallito. Schierare tre attaccanti di ruolo per intimorire Guardiola è servito a ben poco. I tre avanti della squadra capitolina sono riusciti poche volte ad allargare il gioco per creare spazi nelle maglie della difesa avversaria. Altresì, hanno permesso ai piedi educati di Muller e soci di giganteggiare nel possesso. Robben, sulla sinistra, ha strapazzato Ashley Cole, poco aiutato da Iturbe in copertura. Il primo gol è stato un pezzo di bravura dell’olandese, ma è mancato il raddoppio sulla giocata a rientrare. L’inglese è stato poi sostituito nella ripresa dal greco Holebas, ma ormai la frittata era fatta.
La coppia Manolas – Yanga Mbiwa ha sofferto maledettamente le offensive dei tedeschi, riuscendo quasi mai a chiudere le diagonali sugli attacchi avversari. Pjanic è parso sotto tono, sicuramente non all’altezza delle sue caratteristiche di metronomo. Stesso discorso per De Rossi, preso in mezzo dal tiki taka bavarese, diretto con maestrìa da Xabi Alonso. Nella seconda frazione, sicuramente si è vista una Roma migliore, rispetto ai primi 45′, anche e soprattutto perchè gli avversari hanno rallentato. La spinta rinnovata giallorossa ha fruttato un paio di occasioni clamorosamente non sfruttate (anche per la bravura di Neuer) ed il gol della bandiera di Gervinho. Ma è bastato l’inserimento di Ribery dalla panchina a rimettere in crisi i giallorossi. Altre due reti dei bavaresi e il revival di Manchester è servito.
Curiosità: solo un’altra partita nella storia della Champions era terminata 5-0 nel primo tempo: sempre il Bayern protagonista, di fronte ad un Lille guidato proprio da Garcia.
Sia chiaro, niente è compromesso per quanto riguarda il discorso ottavi, grazie anche al pareggio in terra russa di CSKA e Manchester City. Certo è, però, che la Roma esce ridimensionata da questo brutto k.o. Toccherà ancora una volta a Garcia rimettere insieme i cocci del morale dei suoi, già messo a dura prova dopo lo scontro scudetto perso con la Juve. Ridare alla squadra le certezze che hanno contraddistinto gran parte di questo inizio stagione. E, magari, la prossima volta, evitare di sottovalutare avversari tanto attrezzati come il Bayern di stasera.
Valerio Lauri
Twitter: @Val_CohenLauri
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