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Servizio di Luca Alvieri @riproduzione riservata
Nella giornata di ieri, il Leicester e Claudio Ranieri, hanno posto fine alla più grande favola del calcio mai esistita. E’ stata “fatale” la sconfitta di mercoledì sera in Champions League, in casa del Siviglia, per 2-1 (che poi un 2-1 esterno non è poi cosi impossibile da ribaltare). Nemmeno un anno fa, il tecnico italiano alzava al cielo la più storica delle Premier League, portando il Leicester, squadra da fondo classifica, sul tetto più grande d’Inghilterra. Non ha senso esonerare un tecnico che ha fatto conoscere il tuo club al mondo intero (perché ripeto, le squadre di Serie B non le conosce nessuno oltre il confine); che ha fatto fare la storia ad un ragazzo di periferia come Jamie Vardy, mettendolo al fianco di un mostro sacro come Van Nistelrooy, come gol consecutivi in Premier League; e che ha rifilato 3 gol al Manchester City, all’Ehtiad Stadium, nello scontro diretto per la volata verso il titolo. Potremmo stare qui ad elencare le miriadi di imprese, che ha fatto questo signore di 65 anni sulla panchina delle Foxes, ma verrebbe fuori un tema da 5 colonne. In questa Champions League, per esempio, il Leicester è stata l’unica squadra nella fase a gironi che dopo 4 giornate, aveva ancora la casella delle reti subite, ferma fissa sullo 0. Aveva inoltre tutte le possibilità di questo mondo per passare gli ottavi contro il Siviglia, dive bastava un gol ed era fatta. Magari il suo successore straccerà gli uomini di Sampaoli, ma non puoi togliere la sensazione di rimonta e di affetto del pubblico, che Claudio Ranieri avrebbe avvertito lungo la schiena nel ritorno al King Power Stadium.
Io mi domando: perché Roman Abramovich, presidente del Chelsea, nell’anno più disastroso di Mourinho sulla panchina dei Blues, decise di tenerlo al timone fino alla fine della stagione? Semplice, perché l’ “amore” che c’è fra i tifosi del Chelsea e Josè Mourinho è qualcosa di immenso e intoccabile. E esonerare lo Special One, l’anno dopo aver riportato il Chelsea a vincere la Premier League, sarebbe stato ingiusto e irrispettoso. Ed è infatti cosi che avrebbe dovuto fare il buon Vichai, presidente delle Foxes: lasciare la panchina in mano a Ranieri fino alla fine della stagione, per poi salutarsi con una stretta di mano e ringraziarlo di tutto quello che aveva fatto di meraviglioso per il suo club. Ma purtroppo, nel quartiere di Leicester, la parola meritocrazia…non esiste.
Hai fatto sognare il mondo intero. Orgoglio italiano…GRAZIE DI TUTTO
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