Views: 2
Servizio di Maurizio Longhi @riproduzione riservata
Ormai questa Juventus sembra una lontana parente di quella che, negli ultimi quattro anni, si è insediata in cima alla classifica del campionato italiano. Dopo un inizio choc e l’incapacità di riaversi, i bianconeri sono stati travolti anche al San Paolo da un Napoli superlativo, più di quando ne ha rifilate cinque alla Lazio. La squadra di Sarri non è che abbia avuto un inizio di campionato meno traumatico ma, pian piano, si sta riprendendo e, una vittoria come quella contro Madama, risolleva il morale della squadra e genera entusiasmo nell’ambiente. Non bisogna esaltarsi perché mai come ora serve continuità e perché, tra le due vittorie contro Lazio e Juve, è arrivato un deludente pareggio in casa del Carpi. Un Carpi che è stato annichilito da una Roma desiderosa di riscattare immediatamente lo scivolone in terra doriana. Il successo contro gli emiliani, condito da un pokerissimo, permette ai giallorossi di avvicinarsi alla vetta e a Garcia di allentare un po’ lo scetticismo che aleggiava e allegia tuttora intorno a lui. Una vittoria che ha assunto un doppio significato alla luce del crollo dell’Inter in casa contro una super Fiorentina per cui si sprecano gli applausi. I viola avevano iniziato il campionato attorniati da diverse perplessità circa una campagna acquisti che non convinceva gran parte dei tifosi, eppure la squadra affidata a Paulo Sousa gira che è una meraviglia. Dopo il primo tempo, i gigliati già avevano virtualmente chiuso i giochi avanti di tre gol, alla fine il risultato finale è stato di 1-4 con un Kalinic sugli scudi, autore di una tripletta. Una nota di merito per l’ex centravanti del Dnipro che si è ambientato subito nel campionato italiano e sta facendo ciò che avrebbe dovuto fare Mario Gomez. Con il blitz alla Scala del calcio, la Viola acciuffa in vetta proprio l’Inter. I nerazzurri erano stati tanto esaltati per una natura operaia ma pragmatica, adesso devono subito rialzarsi per scrollarsi di dosso le quattro sberle infertegli in pieno volto. Continua a sorprendere il Torino che, imponendosi di misura contro il Palermo, si piazza a due punti dal duo Inter-Fiorentina appollaiato al primo posto. È finita in parità (1-1) lo scontro, possiamo dire di alta classifica, tra Sassuolo e Chievo, due squadre che hanno avuto un avvio di stagione impressionante e che avrebbero potuto stare ancora più su. Pioli ha saputo rilanciare bene la Lazio che, vincendo di rimonta a Verona pur in inferiorità numerica, si issa a tre punti dalla vetta mettendo la sordina alla dura contestazione post-Napoli. La squadra biancoceleste si è saputa rialzare dopo una umiliante sconfitta ritrovando fiducia e autostima. Un’altra squadra che, in modo rocambolesco, ha fatto il pieno di autostima e ora ne sta raccogliendo i frutti è il Frosinone. Nel turno infrasettimanale giocato allo Juventus Stadium sembrava profilarsi l’ennesima sconfitta, la quinta in altrettante partite, prima che a tempo scaduto Blanchard gelasse il pubblico bianconero. La classifica non era cambiata ma la consapevolezza era cresciuta tantissimo, così si è avuta la forza di piegare l’Empoli con una doppietta di Dionisi. Giornata agrodolce per le genovesi, se il Genoa ha giustiziato il Milan con il gol di Dzemaili, la Samp è caduta a Bergamo dopo aver imposto il primo ko alla Roma, candidata più autorevole al titolo. L’Udinese è andata a strappare tre punti contro un Bologna in netto affanno (è la squadra ad aver perso di più: cinque su sei), e deve ringraziare uno Zapata in grande spolvero che, pur non trovando molto spazio finora, ha segnato la metà dei gol realizzati dai suoi.
Lascia un commento