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Servizio di Valerio Lauri @RIPRODUZIONE RISERVATA
Tabù violato. Un gioco di parole, certo. Ma anche la realtà dei fatti: era dal 2005 che la Fiorentina non batteva il Milan tra le mura amiche. Ieri è andato in scena l’ennesimo capitolo della stagione da tregenda rossonera. Inzaghi vede le streghe dell’esonero vicine quanto mai, con i pessimi risultati a fare da corredo.
Sotto il nubifragio, il tecnico rossonero ha scelto di schierare Honda e Menez a supporto di Destro. Montella, di contro, ha operato un ampio turnover, causa le fatiche del tour de force tra Europa League e campionato. Bisogna ammettere che i rossoneri hanno provato a cercare il colpaccio a Firenze, cominciando la partita col piglio giusto e giocando meglio degli avversari per gran parte del primo tempo. Per la verità, pochi i pericoli corsi dal portiere viola Neto. Il momento migliore per gli uomini di SuperPippo è stato proprio nella prima mezz’ora della ripresa, con un paio di nitide occasioni da gol create in sequenza. Salvo poi rischiare di capitolare sul solito colpo di testa da calcio piazzato di Basanta sulla traversa. Una sorta di oscuro presagio su quella che sarebbe stata alla fine la serata rossonera.
I gol arrivano tutti nella ripresa e a passare in vantaggio, un po’ a sorpresa, è il Milan. Il tiro di Bonaventura è tutt’altro che irresistibile, ma sulla traiettoria arriva la zampata vincente di Mattia Destro, che mette fuori causa Neto. Dal gol del vantaggio milanista inizia il monologo viola, anche e soprattutto perchè il Milan si ritrae nella sua metà campo, un po’ per paura un po’ per l’ormai classico calo fisico di seconda frazione. Principale protagonista della rimonta è il nuovo entrato Joaquin. Il centrocampista spagnolo spadroneggia sulla destra, mettendo in seria difficoltà Antonelli, spesso lasciato solo da Menez. Ed è proprio da un’azione personale dello spagnolo e da un suo cross teso che arriva l’incornata di Gonzalo Rodriguez, che sancisce il pareggio dei viola. Gli uomini di Montella insistono e passeggiano sulle paure milaniste. Fin troppo facile per Joaquin, imbeccato da Pasqual, firmare la rete del sorpasso con un perfetto colpo di testa. A nulla serve l’assalto finale, peraltro timido, dei rossoneri, la Fiorentina torna a vincere al Franchi contro il ‘Diavolo’ dopo 10 anni.
Parlare, a questo punto della stagione, della ripartizione delle colpe milaniste è quasi anacronistico. Sparare sulla croce rossonera diventa facile guardando l’impietosa classifica. Ormai per Inzaghi è notte fonda e nemmeno gli sprazzi di gioco incoraggianti visti nel primo tempo possono bastare a evitargli il banco degli imputati, in luogo della panchina. Ottimi segnali, invece, per Vincenzo Montella, che conquista tre punti fondamentali per la rincorsa ai primi posti della classifica. Visto il periodo no della Roma, resta più che lecito sognare. Prima, però, c’è il ritorno di Europa League, proprio contro i giallorossi. L’imperativo è quello di buttare il cuore oltre l’ostacolo, proprio come nella ripresa di ieri.
Twitter: @Val_CohenLauri
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